La procura presso la Corte dei Conti di Torino ha formalizzato, oggi in udienza, una richiesta di 20.000 euro per ‘danno da disservizio’ provocato dall’insegnante della scuola professionale ‘Steiner’ di Torino che era in aula quando, nel 2006, alcuni studenti girarono un video-choc col telefonino riprendendo le vessazioni su un loro compagno di classe con problemi di inserimento.
I giudici si sono riservati il verdetto, che verra’ depositato nelle prossime settimane. ”Una serie di risultanze – ha spiegato il pm Ivano Malpesi nel suo intervento – rendono poco credibile l’assunto che le urla non potessero essere state percepite dalla donna, quindi sull’elemento soggettivo vi sono pochi dubbi. Il danno da disservizio deriva dal fatto che non si puo’ escludere che le energie che l’istituto scolastico ha impiegato per accertare i fatti siano state distolte da qualcos’altro. La somma – ha precisato – e’ stata calcolata mediante le tabelle dell’Ufficio scolastico regionale”. La richiesta e’ invece considerata spropositata dalla difesa dell’insegnante. ”A nostro parere la voce calcolata per l’accertamento delle responsabilita’ da parte dell’istituto e’ presunta”, ha sostenuto l’avvocato Alessandro Licci Marini. L’insegnante e’ gia’ stata condannata in sede penale dal tribunale di Torino a sei mesi di reclusione (pena sospesa), in quanto riconosciuta colpevole di concorso omissivo nelle ingiurie e nella violenza privata. I suoi difensori hanno presentato appello e l’udienza non e’ ancora stata fissata.