CASERTA – Come previsto  e  come in passato evidenziato dalla Segreteria della Confederazione Cisas di Caserta, sono in arrivo tanti altri licenziamenti collettivi, oltre che individuali. Il numero di Aziende, Negozi ed Attività varie, che stanno chiudendo, aumenta sempre di più.

Col prossimo mese di Ottobre, aumenterà sensibilmente il numero dei lavoratori licenziati, specie delle strutture sanitarie. Infatti, nell’occhio del ciclone è la Sanità Privata, causa il notevole taglio delle prestazioni sanitarie, operate dalla Regione Campania e dall’Asl, che – invece di ridurre gli sperperi e gli sprechi nei loro Enti – se la prendono con le strutture private, uniche ad assistere ormai i cittadini deboli e già in crisi per i ritardi nei pagamenti. La Segreteria della Cisas porta a conoscenza i licenziamenti, sinora bloccati, che le varie Cliniche della Provincia vogliono fare proprio per le difficoltà suddette. La Cisas – venuta a conoscenza dei licenziamenti da attuare dalla Clinica LGT SERVICE di  S. Maria C.V. ( 6 licenziamenti sui 13 dipendenti in servizio ) e dalla Clinica S. Anna di Caserta ( 15 licenziamenti su 40 ) – denuncia pubblicamente l’irresponsabile comportamento della Regione, che sta costringendo le varie strutture private della Sanità ad effettuare drastiche riduzioni del personale dipendente, tra l’altro molto qualificato ed in attesa di pagamenti arretrati. La Cisas – nel ricordare il comportamento scandaloso della Regione, come in occasione della chiusura della Clinica S. Luca di Caserta – si opporrà ad ogni ridimensionamento di Organici, in quanto la Provincia di Caserta è ai primi posti per numero di disoccupati. Va anche tenuto presente che spesso i senza lavoro sono tali senza nemmeno più iscriversi ai Centri per l’Impiego, che – dopo il loro passaggio alle Province – sono diventati solo inutili centri di potere personale. Considerato che nulla è da addebitare alle Cliniche ed alle altre strutture private, che da tempo stanno cercando di tenere in vita le stesse strutture, la Segreteria della Cisas e le Rsa-Cisas delle strutture interessate ai tagli chiedono alla Regione di intervenire urgentemente per evitare altri licenziamenti. La Cisas fa presente che l’assistenza sanitaria è un diritto dei lavoratori e pensionati per averla ben pagata dalle loro retribuzioni.

 

NDP

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