POMIGLIANO D’ARCO – “Se l’obiettivo di Fim, Uilm, Fismic e Ugl con l’assemblea di oggi era quello di tranquillizzare i lavoratori, questo è platealmente fallito”: é quanto hanno affermato dallo Slai Cobas, sottolineando la scarsa presenza di operai cassaintegrati dello stabilimento Fiat di Pomigliano, all’assemblea organizzata dai sindacati firmatari dell’accordo in un hotel di San Vitaliano.
“Sono sempre pochi i lavoratori cassaintegrati della Fiat – hanno aggiunto – che, a giorni alterni sono mobilitati prima nel comitato dei ‘senzabandiera’ della Fiom, e oggi, con l’aggiunta di una trentina di sindacalisti confederali di Fabbrica Italia Pomigliano, nell’assemblea a San Vitaliano. Ma é fallita anche l’autocandidatura collaborativa, con la proposta di rotazione degli operai, fatta dalla Fiom nell’assemblea-fantasma, che evidenzia solo la volontà del sindacato metalmeccanici della Cgil, di rientrare nel gioco e salvare insieme la faccia”. Dal sindacato di base, infine, hanno sottolineato che il rientro al lavoro di tutti in Fip, “é stato stabilito dalla recente sentenza del Tribunale di Torino su ricorso dello Slai cobas – hanno concluso – che è già pronto ad attivarlo per tutti i 2.000 lavoratori in cigs, e ciò indipendentemente dalla loro iscrizione o meno a qualsiasi sindacato”.