AVERSA – Tempi duri per l’espletamento del servizio mensa nelle scuole primarie site sul territorio normanno . Il caos e le polemiche la fanno da padrona. Da giorni flussi omogenei di mamme si recano in pellegrinaggio presso la casa comunale,

per chiedere lumi sulle modalità di pagamento, fasce di reddito e soprattutto su quando partirà il tanto agognato servizio . Si perché una certezza c’era, ed era legata all’avviso congiunto che i cinque circoli didattici avevano fatto nei giorni scorsi: la refezione avrà inizio lunedi 8 ottobre. La gioia per le mamme è però durata poco, perche proprio nella giornata di sabato la retromarcia. Sembrerebbe infatti che i dirigenti scolastici, fatta esclusione per la De Curtis di Olga Iorio, abbiano chiesto all’ente comunale una proroga di una settimana per l’inizio della mensa nelle proprie scuole.

“Vorrei precisare che non è per specifica volontà dell’amministrazione se il servizio refezione nelle scuole non è partito- ha evidenziato Nicla Virgilio assessore alla Pubblica Istruzione- sono stati i dirigenti a chiedere una prorogatio, perche ad alcuni manca il documento cartaceo di staticità dell’edificio per la prossima settimana il servizio sarà attivo per tutti”.

Ma i veri problemi sarebbero però legati ai dissapori sulle fasce di reddito e sul costo dei ticket ritenuti troppo esosi. “Forse non è chiaro un concetto basilare- continua il vice sindaco Virgilio – l’intenzione di questa amministrazione è quella di creare equità sociale in base al guadagno effettivo di ogni famiglia. Chi è più ricco deve pagare di più, chi è più povero deve invece avere agevolazioni alla stregua di chi ha più figli che usufruiscono della mensa. Dopo l’approvazione del bilancio ho potuto revisionare anche le fasce di reddito, Dal primo gennaio ci sarà uno sconto che varia dal 30 al 40% per il secondo e terzo figlio, cosi come verranno alleggerite di 10 euro le fasce reddituali tra la seconda e la terza”.

Ma vita lunga non l’avranno neanche i furbetti del quartiere. Per le esenzioni, passate dalle 200 dello scorso anno alle 700 nel 2012, gli incartamenti sono stati consegnati alla Guardia di Finanza per gli accertamenti di rito.

Ida Iorio

 

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