CASERTA – Non è chiaro chi fosse stato il primo a romperle. Sembra che una prima, rudimentale, rottura sia stata organizzata dai Babilonesi: pochi appartenenti alle caste più agiate erano, infatti, soliti romperle davanti ad una grande folla. Dalla Mesopotamia, poi, questa usanza si è spostata, lentamente, verso la Palestina, le coste del Mediterraneo.
Sembra che l’antico popolo Ebraico le rompesse esclusivamente per diletto e che siano stati proprio questi ultimi, nelle loro peregrinazioni, ad averle rotte, per primi, in Egitto. Gli Egizi, seppur di fine ed aristocratica cultura, non esitarono a romperle, addirittura, in onore del faraone. I Greci furono, invece, restii a rompere troppo durante le antiche olimpiadi mentre i Romani, popolo fiero, sembra ne abbiano rotte, in lungo e in largo, per tutto l’impero.
Così, i tempi bui del Medioevo – tutt’altro che indenni da rotture di sorta – hanno lasciato il passo ad un Rinascimento di aristocratiche rotture. Rotture, quindi, manieriste hanno portato a rotture illuminate e, mentre si cominciava a romperle anche in America, rotture rivoluzionarie, romantiche e classiciste hanno fatto da apripista a rotture avanguardiste e, quindi, contemporanee.
Da tanta storia e tradizione non poteva, certamente, tirarsi fuori la nostra città. Domenica scorsa, 7 ottobre, presso l’oratorio della Parrocchia di San Clemente, infatti, i «Giochi delle Frazioni» hanno messo in campo una degnissima gara di rottura… delle pignatte che nulla ha da invidiare alle più antiche e, perché no, più titolate. Unica eccezione, per evidenti motivi di sicurezza (anche dentale), un palloncino pieno d’acqua al posto del vaso di coccio colmo di leccornie.
In campo, per la settima gara del piccolo campionato casertano di giochi popolari, che ha preso il via il quindici settembre e che proseguirà fino al prossimo fine settimana, i rappresentanti di undici frazioni casertane – Briano, Casolla, Ercole, Falciano, Garzano, Mezzano, Parco Vanvitelli, San Benedetto, San Clemente, Santa Barbara e Tuoro (a cui si aggiunge la squadra dei giovani volontari della Protezione Civile comunale) – prontissimi a darsi, agonisticamente, battaglia per i quindici punti messi in palio dalla giornata di gare.
L’ha spuntata la frazione di Ercole che, con ben trentanove rotture (di pignatte), ha superato di una lunghezza Parco Vanvitelli. A seguire, in classifica di gara, Santa Barbara ed, ex-aequo, Tuoro e Briano (ferme, rispettivamente, a quota trentacinque e trentaquattro). Fanalino di coda, con sole venti pignatte rotte, San Benedetto.
La classifica generale, aggiornata anche alla gara di sabato («la volpe e l’uva») vede ancora in testa Santa Barbara, con novantacinque punti, seguita da Parco Vanvitelli, ottantaquattro punti, ed, a pari merito, Casolla e Garzano, con ottantuno punti.
Grande soddisfazione per la riuscita della manifestazione è stata espressa sia da parte dell’equipe dell’associazione organizzatrice dei Giochi, l’asd Casertaville, affiliata ASI, sia da parte dell’assessore casertano alla valorizzazione delle frazioni, Stefano Mariano (in forza al gruppo «Noi Sud – Autonomia e Libertà»).
Prossimo appuntamento dei «Giochi delle Frazioni» sabato prossimo, 13 ottobre, a Casolla in largo Botteghelle per la gara podistica ed il braccio di ferro. Gran finale, domenica 14, ad Ercole, con la corsa delle carriole ed il «flipflop».