Aveva confidato di essere stanco delle discussioni continue che andavano in scena nei vertici settimanali a palazzo Grazioli con ormai un evidente spaccatura tra Ex Fi ed ex An. Un copione che a quanto sembra si sarebbe replicato anche oggi a via del Plebiscito dove il Cavaliere di buon mattino è stato impegnato in una serie di incontri. Prima con lo stato maggiore azzurro, poi, all’ora di pranzo, con quello del Pdl. Riunioni che poi, le due componenti, hanno proseguito in modo e in luoghi separati tra di loro.

Di carne al fuoco ce n’é tanta: lo scontro sulla legge elettorale, i fondi del partito e non ultimo lo scandalo che rischia di annientare il partito in Lombardia, da 20 anni roccaforte berlusconiana. Il vertice tra l’ex capo del governo ed i dirigenti del partito arriva all’indomani dell’annuncio di voler fare un passo indietro a favore dell’unità dei moderati. Concetto ribadito dal Cavaliere anche nell’incontro odierno: dobbiamo lavorare a questo – avrebbe ribadito ancora una volta – e semmai devono essere gli altri a far saltare il progetto. Anzi, a quanto raccontano i fedelissimi del Cavaliere, Berlusconi avrebbe fatto un passo successivo facendo intuire di aver orami deciso che per arrivare al progetto dei moderati forse sarebbe il caso di separare il prima possibile la strada con gli ex An. Quella che il Cavaliere ha proposto è una sorta di ‘separazione consensuale’ con la componente ex aennina. Nessuno strappo, anzi: tutti insieme in un’unica coalizione ma con soggetti separati. Da qui la presenza – viene spiegato – anche dei due tesorieri del partito Rocco Crimi e Maurizio Bianconi. Ovviamente il discorso è da legare alla legge elettorale motivo di tensione nel corso della riunione. Berlusconi infatti avrebbe ancora una volta frenato all’idea di reintrodurre le preferenze mandando su tutte le furie gli ex An che al contrario insistono che il partito porti avanti la battaglia. Al di là della legge elettorale però c’é prima un altro problema da risolvere e cioé lo scandalo della Lombardia. L’ex premier, a quanto raccontano, avrebbe sentito Roberto Maroni per testare le intenzioni del Carroccio sul togliere o meno la fiducia al governatore Formigoni. Al momento però il Carroccio sarebbe orientato a chiedere un azzeramento della giunta. Il Cavaliere avrebbe dunque dato mandato ad Alfano (visti anche i buoni rapporti con il segretario del Carroccio) di provare ad insistere con Maroni per evitare il tracollo, dopo il Lazio, anche della Lombardia. Non è escluso che nelle prossime ore possa esserci un incontro tra Formigoni, Alfano e Maroni.

 

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