“La giunta è azzerata e nei prossimi giorni procederò ad una giunta nuova e ridimensionata nei numeri”. Lo ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni nel corso di una conferenza stampa a Roma dopo l’incontro avuto con Angelino Alfano e Roberto Maroni.

“Con la nuova giunta darò vita ad una sfida all’altezza della Lombardia”. “Ieri avevo detto: o azzeramento o dimissioni di Formigoni. Abbiano ottenuto l’azzeramento e quindi abbiamo il dovere di andare avanti. Manteniamo gli impegni presi”, ha detto il segretario della Lega Roberto Maroni al termine dell’incontro. ‘Uno dei nove punti della giunta sarà l’abolizione del listino della legge elettorale entro Natale. Sabato mattina ho convocato il consiglio federale della lega per fare le valutazioni’.

“La Lombardia – ha aggiunto Maroni – è un modello di eccellenza in Italia in tutti i settori di competenza. E io sono responsabile”. Poi : “Io non sono un irresponsabile e non cedo alle minacce o lusinghe della sinistra”. “Sulle cose che dice la sinistra in merito ai rapporti tra la Lega e la ‘ndrangheta ne risponderanno in sede legale”. Per Alfano ‘la nostra linea resta la stessa: tolleranza zero verso chi macchia e sporca la nostra bandiera’. “Ci sono sempre io, non mi dimetto”. Così Roberto Formigoni aveva detto nel pomeriggio entrando nella sede del Pdl in via dell’Umiltà prima dell’incontro.

“Indipendentemente da tutti, siccome il presidente eletto sono io e voglio dare risposte ai cittadini lombardi, ci sarà una forte discontinuità che metterò in atto nei prossimi giorni: una riduzione molto forte della giunta che sarà rinnovata nella composizione”, aveva spiegato Formigoni. ‘Io non ho fatto nessun errore – ha detto Formigoni – e la mia Regione è l’unica che ha i conti in ordine. Se i leghisti vogliono il dialogo devono ritirare le dimissioni, decidano se vogliono far parte dell’alleanza in Lombardia, Veneto e Piemonte” aggiunge Formigoni. “Non ho detto che non mi dimetto, ho detto che la Lega ieri ha dato le proprie dimissioni, io ne ho preso atto. Se la Lega conferma che è fuori dai giochi andrò a un rinnovamento completo della Giunta o si andrà ad elezioni”. ‘

‘L’accusa sollevata contro Zambetti è di una gravità assoluta, è inaccettabile. O è un abbaglio incredibile della magistratura,e credo proprio di no, oppure Zambetti è uno spergiuro che ha tradito la fiducia di tutti noi. Siamo in presenza di un politico che non solo ha tradito, è andato a comprare voti dalla ‘ndrangheta, ma ha tradito anche il proprio presidente e il proprio partito’. Di fronte a questo salto di qualità negativo – ha aggiunto – io prenderò decisioni forti, nette. La ‘ndrangheta non deve avere accesso nelle istituzioni e non lo avra’”. Se la Lega conferma che si tira fuori dall’alleanza per Lombardia, Veneto e Piemonte “provvederò subito ad assegnare le deleghe degli assessori leghisti dimissionari perché non si possono lasciare senza presidio assessorati importanti”. In quel caso “si andrà alle elezioni con giunta guidata da Formigoni”. “Non è un ricatto” legare il destino della giunta lombarda con i governi di Piemonte e Veneto che sono frutto “di un accordo politico per le elezioni del 2010 con cui si stabilì che due regioni andavano alla Lega e la Lombardia al Pdl. Su questo – ha aggiunto – vi sono parole chiarissime di Berlusconi ed Alfano”.

 

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