Nonostante la prima sfida ad Apple in campo musicale, quella lanciata con il lettore Zune che doveva soppiantare l’iPod, non abbia avuto un esito dei più felici, Microsoft ci riprova, dando l’assalto non più all”hardwaré ma al ‘software’.

Il primo atto della nuova battaglia è previsto per domani, quando sarà accessibile ai possessori di Xbox il nuovo servizio, chiamato Xbox Music, che spera di scalfire le quote di mercato di iTunes, ma anche di Amazon e degli altri software musicali come Spotify, forte di un catalogo con 30 milioni di titoli che nessun altro, a cominciare proprio da iTunes che ne ha ‘solo’ 26 milioni, possiede. Il debutto dedicato alle console sarà solo il primo atto della nuova ‘guerra musicale’, che invece vedrà il suo culmine il 26 ottobre, giorno di presentazione del nuovo sistema operativo di casa Microsoft Windows 8, in cui invece l’accesso sarà possibile a tutti i dispositivi, dagli smartphone ai tablet, che potranno condividere la musica scelta dall’utente: “Questo servizio – spiega Yusuf Mehdi, vicepresidente della compagnia, in un comunicato sul sito – combina gli aspetti migliori delle radio via internet, dei servizi musicali in abbonamento e dell’acquisto di musica. Ci sono molti programmi che lavorano molto bene, ma nessuno riesce a fare tutte queste cose insieme. Con Xbox Music vogliamo unire tutto in un servizio semplice da usare, con il valore aggiunto della possibilità di averlo su tutti i propri dispositivi”. Il servizio sarà disponibile inizialmente in 22 paesi, in cui comprando l’abbonamento mensile da 9,99 dollari (circa 8 euro) sarà possibile ascoltare le canzoni su tutti i dispositivi, scegliendo eventualmente se comprarle e scaricarle come succede ad esempio con iTunes. In 15 paesi inoltre ci sarà anche una funzione per ascoltare gratis la musica a patto di accettare anche uno spot ogni 15 minuti. Un limite del nuovo servizio, o un’opportunità se lo si guarda dal punto di vista dell’azienda, sarà il fatto che Xbox Music sarà accessibile solo da dispositivi con WIndows 8, e non sono previste versioni per i sistemi operativi precedenti: “Penso che quello che abbiamo visto negli anni passati è che scoprire, maneggiare e consumare nuova musica è diventato un lavoro difficile – sottolinea Scott Porter, program manager del progetto – la nostra aspirazione è riportare tutto in un ambiente ben curato e facile da usare”.

 

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