NAPOLI – “Su quali presupposti giuridici è stato costituito l’ATO 5?”. La richiesta di chiarimenti proviene direttamente dal tavolo dell’assessore regionale all’ambiente ed al ciclo integrato delle acque, Giovanni Romano. Destinatario l’ex assessore provinciale e neo- presidente dell’assemblea dell’ente, nonché sindaco di Alvignano, che raccoglie i comuni della provincia di Caserta come bacino d’utenza. O meglio vorrebbe raccogliere. Serie perplessità avanzate nella missiva.
“Questa Amministrazione ha avuto notizia- è l’esordio un po’ sorprendente dell’assessore Romano – dagli organi di stampa e nel corso dell’audizione presso la Commìssione Regionale Trasparenza del giorno 20/09/2012(presieduta dal consigliere Nicola Caputo ndr), della costituzione in itinere del/’ATO 5 denominato “Terra di Lavoro” nonchè della recente nomina del Presidente dell’Assemblea. AI riguardo si evidenzia che le Autorità d’Ambito territoriali di cui agli artt. 148 e 201 del D.Lgs.vo n. 152/06, ai sensi del comma 186/bis della Legge 191/09 -integrata dalla .Legge 42/2010, sono soppresse mentre quelle già costituite ed operative sono state prorogate dapprima al 31/12/2011 e, successivamente al 31/12/2012. Poiché la costituzione dell’A.T.O. n. 5 interviene in vigenza del comma 186/bis della Legge 191/09 e ss.mm.ii., si ritiene che !’istituto della proroga può essere applicato- è il rilievo del rappresentante della giunta Caldoro- solo agli Enti già legittimamente costituiti e funzionanti a quella data. Pertanto, la costituzione del!’A. T.O. in argomento e la nomina dell’Assemblea dell’Ente non risultano coerenti con l’attuale quadro normativo di riferimento. Nell’esercizio delle prerogative assegnate in materia all’Ente Regione, si chiede quindi di conoscere, nel termine di 10 (dieci) giorni,se effettivamente la procedura di costituzione è avvenuta e quali sono i presupposti giuridicì sui quali la stessa è stata attuata”.