Una ragazza afghana di 20 anni e’ stata decapitata dalla suocera, con l’aiuto di un giovane minorenne, per avere rifiutato di prostituirsi. Il raccapricciante episodio, accaduto nella provincia di Herat, nell’Afghanistan orientale, risale allo scorso 8 ottobre, ma la polizia ne ha dato notizia solo adesso.

Il corpo di Mah Gol, questo il nome della ragazza, “era stato gettato in un canale”, ha dichiarato il portavoce della polizia di Herat, Arouf Ahmadi, citato dall’agenzia d’informazione ‘Dpa’. Le forze di sicurezza hanno arrestato, oltre alla suocera di Gol, anche il marito. La ragazza, sposata da soli quattro mesi, sarebbe stata ‘punita’ dai suoi familiari perche’ aveva rifiutato di prostituirsi con un uomo del villaggio dove viveva. “Il tragico destino di Mah Gol e’ l’ennesimo episodio che testimonia il clima di violenza che circonda le donne e le ragazze in Afghanistan e nella regione”, ha commentato Suzanne Nossel di Amnesty International. Gia’ all’inizio di ottobre un’altra donna afghana era stata decapitata sempre nella provincia di Herat. Per l’omicidio la polizia aveva arrestato il marito e altri due suoi parenti.

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