BENEVENTO – La Regione Campania ha destinato circa 80 milioni di euro per supportare lo sviluppo delle PMI attraverso il Fondo Jeremie, nato per favorire l’accesso al credito per le piccole, medie e micro imprese regionali, nell’ottica di politiche di sviluppo di ampio respiro che pongono in primo piano l’innovazione d’impresa con il ricorso a nuovi strumenti di ingegneria finanziaria. Il Fondo supporta gli investimenti e la crescita delle imprese attive in Campania per la promozione di azioni per lo sviluppo del sistema produttivo, con particolare attenzione alle imprese innovative operanti nei settori quali: le tecnologie informatiche, le biotecnologie, l’aerospaziale, l’agro-alimentare, il risparmio energetico e le energie rinnovabili.
Di Jeremie e di politiche di sviluppo delle PMI campane si è parlato nel corso del convegno <Agevolazioni alle PMI: JEREMIE Campania e nuove forme di finanziamento – Innovazione tecnologica nella trasformazione e commercializzazione dei prodotti agro-industriali>, tenutosi presso il salone delle conferenze della Camera di Commercio di Benevento ed organizzato da Unioncamere Campania e dall’Ente camerale sannita. I lavori sono stati aperti dal vice Presidente della Camera di Commercio di Benevento, Antonio Campese e da Domenico Liotto, dell’Ufficio Programmazione Unitaria e Rapporti con Ue della Regione Campania. Sono, poi, intervenuti Giuseppe Marotta, direttore del Segis (Dipartimento di Studi dei Sistemi Economici, Giuridici e Sociali) dell’Università del Sannio, Angelo Giovanni Pinto, referente Stakeholders Direzione Territoriale Sud di Unicredit, Antonio Vella, responsabile Servizio Legge 488 e Programmazione Negoziata di Mediocredito Centrale, Teresa Zannelli di Sviluppo Campania. Le conclusioni sono state tratte dall’Assessore Regionale alle Attività Produttive e ai Trasporti Sergio Vetrella.
<In questo momento – ha detto il vice Presidente della CCIAA di Benevento, Antonio Campese – è necessario mettere in campo tutte le iniziative possibili per porre rimedio alla grave crisi di circolante che affligge le imprese della nostra provincia. Il costo del denaro e le difficoltà di erogazione del credito, soprattutto nei confronti delle piccole e piccolissime imprese, rappresentano i fattori determinanti di una spirale negativa che colpisce anche quelle aziende ben strutturate e con potenzialità di mercato positive. E’ in questo contesto che iniziative come il programma “Jeremie” assumono una valenza di primissimo piano in quanto imprese, banche ed Istituzioni – ed in questo caso va dato atto alla Regione Campania di avere fatto ricorso ai fondi Ue con particolare lungimiranza ed intelligenza finanziaria – insieme collaborino con un obiettivo comune: rimettere in moto gli investimenti. E’ questa la strada principale – ha affermato ancora Campese – per costruire gli unici percorsi concreti in grado di consentire al sistema economico e produttivo di mantenere il motore acceso e di riprendere il cammino in uno scenario che si preannuncia complesso anche per i prossimi mesi>. Domenico Liotto della Regione Campania, nel rimarcare il significato itinerante di questi seminari tecnico-informativi nei vari centri del territorio regionale, ha definito “Jeremie non un intervento di mero sostegno, ma uno strumento di incoraggiamento e di promozione alle imprese per la competitività, vera leva del mercato>. Nel suo focus sull’agroalimentare in provincia di Benevento, Giuseppe Marotta, direttore del SEGIS, ha evidenziato come questo settore sia in controtendenza. <In tempi in cui si parla di ridurre i costi e di pareggio di bilancio – ha detto Marotta – e si evidenzia sempre più una dicotomia tra economia virtuale ed economia reale, l’agroalimentare in questo territorio rappresenta un vantaggio competitivo>. Marotta, nell’evidenziare lo stato di avanguardia dell’agroalimentare sannita, ha posto l’accento sulla necessità di <assistenza tecnica alle imprese per utilizzare appieno gli strumenti di finanziamento e di accesso al credito>.
<UniCredit ha siglato con la Regione Campania una convenzione per la gestione del Fondo Jeremie – dichiara Angelo Giovanni Pinto, referente Stakeholders Direzione Territoriale Sud di UniCredit – Al fine di rendere ancora più efficace questa misura europea e finanziare gli investimenti in settori fondamentali per la crescita del tessuto produttivo, abbiamo deciso di mettere a disposizione ulteriori 85 milioni di euro che si aggiungono ai 70,0 milioni di euro del Fondi FEI. Questa scelta pone UniCredit più che mai in prima linea nel supportare il tessuto industriale campano in generale e salernitano in particolare. Jeremie infatti rappresenta una valida opportunità per tutte le aziende che oggi, pur in presenza di un elevato costo del “funding”, possono in tal modo investire e finanziarsi a tassi d’interesse assolutamente sostenibili>. Antonio Vella di Mediocredito Centrale, ha evidenziato gli aspetti tecnici dell’accesso al credito attraverso Jeremie, che dispone di un plafond di 156milioni di euro, sviscerando i settori di attività, gli obiettivi principali, la tipologia di finanziamento, le attività finanziabili, la durata, le modalità di erogazione e soprattutto ha dato risposte concrete alle domande specifiche venute dal folto uditorio. Teresa Zannelli di Sviluppo Campania, mentre ha illustrato le altre piste normative percorribili per il sostegno e l’accesso al credito agevolato, ha evidenziato il bisogno di interfacciarsi con le istituzioni e con il sistema economico locale al fine di istituire sportelli informativi per supportare e veicolare tecnicamente le istanze. Invito prontamente recepito dal vice Presidente della Camera di Commercio di Benevento, Antonio Campese che ha offerto la piena disponibilità dell’Ente camerale sannita.
<Con Jeremie e il nuovo fondo denominato Microcredito – che si affiancano al credito d’imposta – stiamo fornendo un efficace contributo allo sviluppo e al rilancio delle PMI esistenti e di quelle nuove – afferma l’Assessore regionale alle Attività Produttive, Sergio Vetrella – In particolare, per Jeremie, in quasi un anno di bando, sono già state presentate domande per un valore di circa 50 milioni di euro. Con il Microcredito, poi, pensando principalmente ai giovani, abbiamo voluto offrire uno strumento flessibile e veloce per il sostegno alle microimprese poste in essere da soggetti svantaggiati o tradizionalmente “non bancabili” e al sistema dell’impresa sociale legato al “terzo settore”. I destinatari di questo finanziamento sono infatti soggetti in condizione di svantaggio economico, sociale e occupazionale, giovani, donne, immigrati, disoccupati, lavoratori in mobilità, in cassa integrazione ordinaria e straordinaria. Ugualmente importante, è infine la richiesta che ho fatto a tutti i sindaci della Campania – e che sta avendo significativi riscontri – di individuare arre sul proprio territorio da dare in concessione in cui far nascere iniziative a sostegno di nuove imprese. Gli stessi Comuni apriranno appositi sportelli per l’acquisizione delle domande di ammissione al fondo>.