CASERTA – Ci sono anche due endocrinologi dell’ospedale civile di Caserta tra i 67 indagati a livello nazionale nell’ambito di un inchiesta che ha scoperto come gli informatori scientifici premiavano i medici che prescrivevano Omnitrope, un ormone della crescita biosimilare.

Secondo quanto accertato dai Nas, alcuni medici hanno percepito ricompense in denaro (http://www.campanianotizie.com/cronaca/italia/39555-ricompense-per-prescrivere-ormoni-della-crescita-67-indagati.html)  ma il corrispettivo andava anche in viaggi di lusso come nel caso di un informatore che tra il settembre e il dicembre 2009, ha fornito a due medici del Reparto di Endocrinologia dell’ Ospedale “S. Anna e S. Sebastiano” di Caserta, quale corrispettivo dell’impegno a inserire in terapia con Omnitrope alcuni nuovi pazienti, la provvista per il pagamento delle spese da sostenere per “un viaggio e soggiorno (con le rispettive consorti) presso una lussuosa struttura ricettiva del Principato di Monaco”. Il corrispettivo erano poi anche abiti firmati: come quelli forniti nel novembre 2009 ad una dottoressa Responsabile della Divisione di Auxologia dell’Azienda Ospedaliera Santobono di Napoli: “un paio di pantaloni ‘Levi’s’ acquistati a New York e una felpa ‘Paul Frank’ acquistata a Saronno, quale ‘ricompensa’ per aver aderito alle richieste di prescrivere Omnitrope ai propri pazienti”.

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