CARDITO – Una folla di alcune centinaia di persone, tra le quali molti giovani, si è concentrata davanti al santuario di San Biagio, a Cardito (Napoli) dove saranno celebrati i funerali del 30enne Pasquale Romano, ucciso il 15 ottobre nel rione Marianella di Napoli in un agguato di stampo camorristico per quello che appare essere un errore di persona. Poco fa è giunta in chiesa la bara accolta da un applauso; circa 200 persone avevano seguito in corteo il carro funebre.

Scene di commozione si sono avute all’ingresso della chiesa, con la bara portata a spalle dai familiari. “Era un ragazzo semplice, che conoscevo bene, una famiglia che frequentava la chiesa – ha detto ai giornalisti il parroco don Nicola Mazzella – A gennaio sarebbe stato assunto con un contratto a tempo indeterminato e si preparava al matrimonio”. Di fronte al santuario di San Biagio ed in piazza sono stati collocati numerosi striscioni. Un gruppo di giovani ne regge uno con una grande scritta: “Giustizia”. “Si è detto che Pasquale era nel posto sbagliato – ha detto il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, che ha concelebrato la messa funebre, insieme ad otto sacerdoti – ma non esistono luoghi sbagliati, è sbagliato solo il luogo ed il momento di chi la vita la calpesta”.

Scene di forte commozione si sono avute al termine del rito quando una cugina di Pasquale Romano, Antonella ha letto un breve ricordo della loro infanzia. Applausi all’uscita dalla chiesa della bara, sulla quale era stata collocata la maglia numero 1 da portiere e la sciarpa azzurra del “Club Napoli” di Cardito.

La cittadina a nord di Napoli si è fermata completamente nella giornata di lutto cittadino. Chiusi negozi ed uffici, case con persiane abbassate. Presenti ai funerali, il prefetto di Napoli, Andrea De Martino, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e numerosi sindaci dell’area Nord.

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