“Il taglio di ben 631 milioni di euro su 680 dello stanziamento per la cosiddetta legge Letta mette a repentaglio il fondo dedicato agli interventi per la SLA, che grazie ad un emendamento delle Regioni alla spending review era stato esteso anche alle non autosufficienze gravi.” Così Ermanno Russo, assessore regionale all’Assistenza sociale della Campania, commenta la scelta del Governo nella Legge di Stabilità.
“Si tratta di un provvedimento che compromette l’assistenza a categorie già di per sé tartassate e che necessitano di cure mirate, a cui non si può far fronte senza l’aiuto dello Stato. Per la Campania è una ‘ mazzata’ doppia, poiché si somma alle difficoltà legate ai tetti di spesa del patto di stabilità interno della Regione e alla situazione dei conti della sanità, ancora commissariata.
“Dopo l’azzeramento deciso dal governo Monti del Fondo Nazionale Politiche Sociali e il tentativo di ristabilire un fondo per il sociale di almeno 520 milioni di euro per tutta l’Italia del ministro Fornero di cui però non vi è più traccia, le Regioni devono subire quest’ulteriore umiliazione della riduzione della legge Letta a 50 milioni di euro e far fronte ad una nuova drammatica emergenza che rischia di abbandonare al loro destino i malati di SLA, le non autosufficienze gravi e le loro famiglie”, rileva Ermanno Russo.
“Dal canto suo – conclude l’assessore – la Regione Campania sta mettendo in campo, con fondi soprattutto europei, interventi che vanno ad alleggerire i carichi familiari ma l’assenza di ogni tipo di sostegno da parte dello Stato rischia di inficiare anche quelle azioni propositive e concrete di natura socio-sanitaria che la giunta Caldoro sta realizzando.”