Segregata in un casolare diroccato, percossa, violentata piu’ volte al giorno e costretta a prostituirsi alla periferia di Taranto. E’ la storia di una ragazza romena di 18 anni, liberata dai carabinieri che hanno anche fermato il presunto aguzzino, Pandel Laurentiu Constantin, di 30 anni, romeno anche lui, in Italia senza una dimora stabile e pluripregiudicato.
Le accuse nei suoi confronti sono sequestro di persona, riduzione in schiavitu’, violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, l’uomo aveva convinto la 18enne, madre di un bambino piccolo affidato alle cure dei nonni, a seguirlo in Italia con il miraggio di un lavoro ben retribuito. Una volta in Italia, la donna ha raccontato ai carabinieri di esser stata trattenuta contro la propria volonta’ in due immobili abbandonati, costretta a vivere mezza nuda, tra la sporcizia ed i rifiuti e a dormire su di un materasso sporco pieno di insetti. Qui il suo carceriere l’avrebbe violentata piu’ volte, costringendola ad avere rapporti anche con altri soggetti. Una segnalazione anonima giunta al 112 ha permesso ai carabinieri di liberare la ragazza ed a fermare l’uomo che la teneva segregava.