CASERTA – Soldi finiti per i servizi di assistenza ai disabili e agli anziani. E’ quanto denunciano gli operatori e le coop dell’ambito sociosanitario C7 composto dai Comuni di Caserta (capofila, ndr), Castelmorrone Casagiove e San Nicola la Strada, che questa mattina hanno dato vita all’ennesima manifestazione per protestare contro il mancato pagamento delle spettanze per un periodo che va dai 17 ai 24 mesi. Un vero e proprio record che mette a rischio il proseguimento delle attività, sebbene si tratti di servizi pubblici che non possono essere interrotti a meno di non violare il codice penale.
Al momento sono esauriti i fondi per il pagamento del fitto del Centro Polifunzionale per disabili di San Nicola la Strada, i soldi per la mensa e per il trasporto, gestiti dalla Cooperativa “Il Faro”. Ma anche l’assistenza domiciliare ad anziani e agli stessi disabili potrebbe fermarsi. “Le coop – afferma Alessandra Cirelli responsabile provinciale dell’Ugl-Sanità Privata – aspettano 24 mensilità, in pratica un mese del 2010, tutto il 2011 e sei mesi del 2012 mentre gli operatori attendono 17 stipendi”. Questa mattina decine di operatori e alcuni disabili, che con amarezza si definiscono i “fantasmi della legge 328”, dopo aver presidiato l’entrata del Comune di Caserta, sono saliti nell’aula consiliare e tuttora attentono risposte dal sindaco di Caserta Pio Del Gaudio. A luglio arrivarono sul Fondo Unico d’Ambito (Fua, ndr) 400 mila euro versati dal Fondo Nazionale delle Politiche Sociali (Fnps, ndr) che si aggiunsero ai 100mila pagati dalle 4 amministrazioni; ma delle 4-5 mensilità arretrate di cui era stato annunciato il pagamento, ne furono pagate una parte solo ad alcuni lavoratori, in particolare agli addetti al segretariato sociale e all’ufficio “affido e adozioni”. Il fondo unico ora è vuoto. Nodo centrale è la mancanza di regolare pagamento delle quote da parte dei comuni soci. “Solo Casagiove sta pagando con regolarità, le altre tre amministrazioni latitano”, conclude la Cirelli.
