CASERTA – Ulteriori interventi di razionalizzazione delle spese degli Enti Previdenziali, anche attraverso la riduzione delle risorse destinate al salario di produttività: l’art.4 della Legge di Stabilità 2013” Questo il tema al centro dell’assemblea del personale INPDAP-INPS-INAIL tenutasi nella mattinata di lunedì presso la sede ex INPDAP di Caserta. 
L’assemblea ha registrato il massiccio e partecipato intervento dei lavoratori degli enti interessati, quello delle RSU INPS-INPDAP-INAIL nonché delle rappresentanze sindacali territoriali e nazionali.

A intervenire anche l’on Pina Picierno – prima firmataria dell’emendamento che propone la modifica dell’art. 4 comma 1 del Disegno di legge di Stabilità per il 2013 così come redatto dal Governo – che ha ascoltato tutti gli interventi e ha fornito ai lavoratori ampia rassicurazione circa l’impegno parlamentare a supporto di quella che ritiene una legittima rivendicazione dei dipendenti. Nello specifico, l’emendamento proposto dalla parlamentare democratica eliminerebbe la possibilità di ridurre i costi degli enti previdenziali drenano risorse dai progetti speciali che incentivano la produttività e, dunque, l’efficienza dei servizi offerti al cittadino, indicando invece i capitoli riguardanti le consulenze e le gestioni esterne di risorse umane e strumentali come sacche di spreco da cui attingere risorse (per complessivi 100 milioni, in luogo dei 300 previsti, coprendo la restante parte con l’aumento della tassa sulle transazioni finanziarie).

 

“Ritengo le misure proposte dal Governo, che colpiscono i dipendenti pubblici degli enti previdenziali e le forme d’incentivo alla produttività, profondamente inique e sbagliate”, ha dichiarato l’On. Pina Picierno, che aggiunge “come chiarito proprio oggi dalla Corte dei Conti, occorre piuttosto intervenire sul crescente ricorso a risorse esterne a copertura dell’organico, per consulenze in appalto e per un eccessivo impiego di medici convenzionati”.

L’Assemblea ha dato mandato alle organizzazioni sindacali di intraprendere ulteriori e unitarie iniziative di lotta, tese alla difesa del salario di produttività.

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