CASERTA – Si è tenuto nel primo pomeriggio l’incontro dell’Ugl con i Sindaci dei  Comuni afferenti all’Ambito C7 (Caserta, Casagiove, San Nicola La Strada e Castelmorrone)  convocata d’urgenza a seguito dell’occupazione  del Comune di Caserta da parte di operatori e disabili.

15 le mensilità arretrate degli operatori del Servizio di Assistenza Domiciliare  ad anziani e disabili, 24 mesi senza stipendio per gli operatori delle Cooperative Sociali, che gestiscono il trasporto disabili ed il Centro Polifunzionale per disabili.

“Una situazione materialmente divenuta ingestibile – dichiara Alessandra Cirelli dell’Ugl – che mette a rischio il proseguimento dei servizi e la sopravvivenza  stessa del personale.  Nella giornata di ieri abbiamo assistito ad un “teatrino delle bugie”, che ha visto Dirigente, Assessore e Coordinatore smentirsi l’un l’altro  a pochi minuti di distanza – continua la sindacalista – quello di oggi doveva essere l’incontro risolutivo, grazie alla presenza dei Sindaci, ma purtroppo del Piano di rientro promesso neanche l’ombra ! ”

“Alla  indiscutibile  gravità  della situazione, si aggiunge la mancanza di  trasparenza, a noi ancora preclusa nonostante una richiesta di accesso agli atti ufficiale effettuata da oltre 1 mese – commenta Sergio D’Angelo Segretario Provinciale della UGL di Caserta – Inauditi i ritardi di pagamento e la  mancanza di rispetto dei lavoratori, unico  puntuale  nei versamenti e sempre presente il Sindaco di Casagiove Elpidio Russo – inaccettabile che dopo tanti mesi non si provveda a fare un Piano di rientro serio, e che sulla situazione  della 328 regni ancora la confusione totale, con pareri discordanti dei Commissari Liquidatori e del Sindaco Del Gaudio.”

“Invitiamo il Sindaco di Caserta ed i Commissari Liquidatori a  chiarire in maniera definitiva la questione del rapporto fra  dissesto  e Fondi Vincolati – conclude il Segretario provinciale della UGL –  poiché da essa sembra dipendere un pagamento differenziato  delle spettanze, che escludendo alcuni servizi crea una assurda  discriminazione fra lavoratori”.

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