CASERTA – Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera di denuncia del personale del liceo artistico di San Leucio sullo stato di degrado in cui versa la zona. Rifiuti di ogni tipo, tollerati dalle istituzioni.

Egregio Direttore,

 

il Liceo artistico “San Leucio”, al quale ci onoriamo di appartenere, parte integrante della storia del Belvedere, è diventato sede di una discarica non autorizzata, ma dalle istituzioni tollerata. Da troppi giorni siamo spettatori impotenti del rinnovato vergognoso spettacolo dei cumuli di rifiuti, accatastati in tutte le ore presso il muro di recinzione dell’istituto, nei quali troneggiano imballaggi e sacchetti rigurgitanti ogni ben di Dio (con buona pace della raccolta differenziata), talvolta resti di suppellettili, in dispregio di modalità, luogo e orari di conferimento, e in giacenza anche per più giorni, come può riconoscersi dall’esame di contrassegni distintivi. Scandalizzati dall’impudenza e impunità di queste incivili pratiche, abbiamo voluto sapere se siamo dei “privilegiati” o se l’operazione “rifiuto selvaggio” gratifica altri siti della città. Ebbene, si tratta di una piaga diffusa, come abbiamo riscontrato e come la stampa ha di recente documentato. Siamo doppiamente offesi per dover subire, oltre alle conseguenze di questo stato di cose, l’umiliazione di non poter rispondere alle domande preoccupate e talvolta maliziose degli allievi, desiderosi di aver contezza delle responsabilità e delle doverose azioni a tutela, da parte di tutte le autorità competenti e in particolare dell’autorità amministrativa, sinora prodottasi in sterili e ricorrenti annunzi di repressioni, che nulla hanno cambiato. Si tratti di incapacità o impotenza, chiediamo con vigore che a tale stato di cose si ponga fine sollecitamente e che chi ha responsabilità la eserciti con meno chiacchiere e più fatti. Abbiamo conosciuto tempi migliori e reclamiamo, sapendoli possibili, i risultati e il trend che riportino a decenza ciò che ora è indecente. Le certificazioni regionali 2011, pubblicate dalla stampa, non ci confortano in tal senso, con quel calo (di 8 punti) al 38% della differenziata, che mortifica il capoluogo anche al confronto con tanti comuni minori. Reclamiamo uno scatto di civiltà, imperativo per una città che si candida ad essere capitale europea della cultura. Obama si è rivolto al suo meraviglioso paese promettendo che “il meglio deve ancora venire”. Pretendiamo, temendolo, che davanti alla nostra scuola e nella città in cui e per cui lavoriamo, non sia il “peggio” a dover ancora venire.

Grazie per l’accoglienza che vorrà accordarci. Saluti e auguri di buon lavoro

 

Il corpo docente e gli Ata

 

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