“Innanzitutto chiediamo che l’inchiesta non abbia pregiudizi anche se Andrea Hadzovic era pregiudicato”. Lo scrive, in una nota, il presidente nazionale dell’Opera nomadi, Massimo Converso. Nella nota si chiede al ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri di fare presto chiarezza sulla dinamica di quanto accaduto all’alba di oggi a Giugliano (Napoli).
Adzovic, nomade rom di 21 anni nato ad Aversa, è rimasto ucciso in una sparatoria con la polizia stamattina dopo le 5: era bordo con altre tre persone di una ‘Opel Kadett’ incappata in un posto di blocco della Polstrada impegnata in un’operazione di contrasto anti-rapina. L’auto viaggiava a forte velocità,non si è fermata all’alt speronando due auto della polizia investendo un agente che è rimasto ferito con quattro colleghi, gli agenti hanno sparato all’auto i cui occupanti hanno risposto al fuoco. Poco più tardi all’ ospedale “San Giuliano” di Giugliano, Adzovic, gravemente ferito, è stato abbandonato dai complici al pronto soccorso dove è morto poco dopo. Per la polizia il giovane potrebbe aver partecipato insieme agli altri a una rapina avvenuta all’alba ad un distributore di benzina. I carabinieri, che indagano sulla rapina, non confermano al momento l’ipotesi investigativa. Al di là di quanto commesso dal giovane, comunque, per Converso molto bisogna fare anche sull’integrazione di queste popolazioni perché “dopo la positiva iniziativa del ministro Paolo Ferrero sono stati annullati dai Governi Berlusconi e Monti tutte le voci riguardanti l’avviamento al lavoro delle Comunità Rom. Si continuano ad investire milioni di euro per interventi di polizia e per i campi, e nulla per l’integrazione occupazionale dei Rom e dei Sinti che resta l’unica strada per la vera integrazione di questo popolo, assieme ad una severissima applicazione del dovere/diritto all’obbligo scolastico dei bambini e soprattutto degli adolescenti Rom, laddove anche in questo settore dell’Istruzione e il governo Monti esita a rinnovare gli impegni assunti con le Comunità Rom/Sinti”.