Il premier Mario Monti si e’ rivolto a ”chi mi succedera”’ auspicando che segua la strada del rigore, della crescita e dell’equita’ sociale, ovvero l’azione percorsa dal suo governo. Cosi’ in una telefonata ad un’iniziativa della societa’ civile in corso a Roma.
Parlando dell’azione del suo governo Monti nella sua telefonata all’iniziativa ”La societa’ civile incontra e propone” spiega di aver dato maggiore priorita’ al rigore, ma di avere anche ”introdotto elementi di equita’ sociale che hanno disturbato alcuni segmenti della societa’ civile”. In particolare ha fatto riferimento ”all’intensificata lotta all’evasione fiscale a volte condotta con una certa durezza”. ”Credo – ha affermato il presidente del consiglio – che si tratti di una componente essenziale per dare il senso di rispetto di ciascuno di noi confronti dei suoi concittadini e dello Stato e viceversa”.