Le forse israeliane hanno sparato “colpi di avvertimenti” sulle alture del Golan adiacenti al confine israelo-siriano. Lo ha annunciato l’esercito in un comunicato. Si tratta del primo attacco diretto all’esercito siriano dal 1973.
“Poco fa – si legge nel comunicato dell’esercito israeliano – un colpo di mortaio ha colpito una postazione israeliana in Golan adiacente al confine israelo-siriano in conseguenza al conflitto interno in Siria. Di risposta i soldati israeliani hanno sparato contro aree siriane”. Secondo fonti militari sarebbe un missile Tamuz, arma rinomata per essere altamente precisa. Nel comunicato l’esercito israeliano fa anche sapere di aver inviato un messaggio alle forze Onu spiegando che “il fuoco dalla Siria verso Israele non sara’ tollerato e a questo risponderemo con severita’”. Sempre in giornata il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva fatto sapere che lo Stato ebraico “sta monitorando attentamente quello che sta succedendo al confine con la Siria” aggiungendo di essere “pronto per ogni tipo di sviluppo”. Intanto Le opposizioni siriane riunite a Doha hanno siglato un’intesa per l’unita’ dei gruppi. Lo ha riferito un portavoce del Consiglio nazionale siriano. – “Abbiamo avviato un’intesa per la formazione di una coalizione nazionale delle forze di opposizione”, ha spiegato Sadr Iddine al-Bayanouni, autorevole dissidente. Nel pomeriggio arrivera’ la nomina del leader e del vice di quest’ultimo.