NAPOLI – “C’e un filo rosso che mette insieme le cento piazze italiane con le migliaia di piazze europee e con quella di Pomigliano, perché tutte dicono che esiste un problema di lavoro e uno di diritti, qui come in Europa e che la nostra legge di stabilita, cosi come i provvedimenti nazionali negli altri paesi che tagliano il lavoro senza redistribuire la ricchezza, sono un problema”. Lo ha detto la segretaria confederale della Cgil Elena Lattuada concludendo la manifestazione promossa a Napoli dalla Cgil per lo sciopero generale di quattro ore.

“Questa – ha detto Lattuada – è la ragione per cui la Cgil oggi è nelle piazze insieme agli studenti per rivendicare un futuro al nostro paese e all’Europa, per dire che il diritto allo studio, al lavoro, alla dignità sono temi inconciliabili nel momento in cui si sceglie che solo la finanza muove le leve dell’economia”. “Riportare il tema del lavoro e dei diritti, riprendere in mano il tema della politica industriale del paese – ha concluso Lattuada – sono le priorità su cui intendiamo continuare a muoverci”.

“La nostra – ha detto il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Napoli, Federico Libertino, intervenendo nel corso della manifestazione a piazza del Gesù – è una mobilitazione che mette al primo posto i temi del lavoro, dei diritti, l’esigenza di evitare lo smantellamento dello stato sociale. Questo governo sta affossando il nostro Paese. C’è una assenza totale di prospettiva per i giovani, le donne ed i disoccupati”.
“La Campania, il Mezzogiorno, il Paese – secondo il segretario generale della Cgil Campania, Franco Tavella – hanno bisogno di coesione e di unità. Tra i lavoratori e gli studenti e tra gli stessi lavoratori. C’è una parte della politica di questo Paese che tenta di dividere i giovani con i problemi che hanno, dai loro genitori, imputando agli uni le disgrazie degli altri. Invece, come si vede in questa piazza, facciamo una operazione di unità di cui il Paese ha bisogno”.

Ad inizio manifestazione la kermesse di piazza del Gesù è stata interrotta dall’intervento dei precari per il reddito garantito che saliti sul palco hanno poi tenuto un breve intervento prima di iniziare il corteo che ha attraversato il centro cittadino

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