RECALE . Gli inglesi le definirebbero “handmade with love”, ossia “fatte a mano con amore”. Domani mattina (24 novembre), dalle 9, all’esterno dei supermercati Sisa SpesaNova, in via circumvallazione Marianna, e Briò, in piazza Aldo Moro, a Recale, i volontari del Comitato genitori, presieduto da Anna Stellato, e le dame di San Vincenzo, capeggiate da Giuseppina Lauritano Manzo, esporranno circa 40 borse, che saranno donate ai clienti in cambio di un contributo libero, che sarà devoluto ad attività di beneficenza. Non si tratta, però, di shopper qualsiasi: ogni capo è stato creato da sarte sapienti, armate di ago e filo, riutilizzando abiti dismessi e vecchi ritagli di stoffa.

Ogni sacco è stato, poi, rifinito e decorato a mano dai ragazzi dell’oratorio “Sant’Antimo” di Daniela De Bartolomeo, e del laboratorio artistico dell’Istituto comprensivo “Giovanni XXIII”, coordinati dall’insegnante Annunziata Raucci. Con pochi euro, gli avventori porteranno a casa un’opera di artigianato unica e amica dell’ambiente, che potrà essere utilizzata per sostituire i sacchetti della spesa usa e getta, anche se biodegradabili. C’è solo un rischio: alcune borse sono talmente belle che chi riuscirà ad accaparrarsene una non la userà, ma la esibirà come un oggetto eco-chic, oggi tanto di moda. L’esposizione chiude la fase II del progetto «Un sacco bello!», ideato dall’associazione Cruna per la «Settimana europea per la riduzione dei rifiuti», che si conclude domani (25 novembre) e validato dal comitato promotore nazionale, composto, tra gli altri, da Legambiente e dal Conai. La campagna di sensibilizzazione è iniziata sabato, 17 novembre, con la consegna da parte del sindaco Patrizia Vestini alla dirigente Vincenza Della Valle di 700 sacchi riutilizzabili, che sono stati, poi, distribuiti gratuitamente agli alunni delle elementari e delle medie. Gli shopper contenevano un decalogo su come ridurre la quantità di rifiuti che una famiglia produce ogni giorno e una penna, con un involucro in cartone riciclato, offerta dalla società Pubblibags di Lello Zuna. Nei giorni di “Serr”, gli attivisti di Cruna hanno anche accolto l’invito dell’associazione Comuni virtuosi italiani di sostenere la petizione pubblica “Meno rifiuti, più benessere”, ideata con Italia nostra e Adiconsum. I sottoscrittori si rivolgono al mondo della grande distribuzione per sollecitare azioni, attuabili nel breve e medio termine, per alleggerire l’impatto ambientale di imballaggi e di articoli usa e getta. Nelle classifiche regionali, a fronte di una produzione di rifiuti annua tra le più alte d’Italia, Terra di Lavoro supera, in media, appena il 32% di raccolta differenziata. Serve, dunque, un cambio di rotta che non può riguardare, però, solo i singoli individui. Filiere ecocompatibili nella Gdo potranno portare benefici a cascata anche ai Comuni che non raggiungeranno, entro il 31 dicembre, il 65% di differenziata fissato dalla legge. Giunta alla quarta edizione, “Serr 2012” ha goduto dell’Alto patronato del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e del patrocinio del Ministero dell’Ambiente, della Camera dei deputati, del Senato della Repubblica e dell’Unesco. È una manifestazione che nasce all’interno del Programma Life+ della Commissione europea con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni, le aziende e i consumatori sulle strategie di prevenzione dei rifiuti, allo scopo di accrescerne la consapevolezza sulle eccessive quantità prodotte e sulla necessità di ridurle drasticamente.

 

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