SANTA MARIA CAPUA VETERE – Quattordici mesi per disegnare il futuro della città di Santa Maria Capua Vetere. Tale è la durata dell’incarico conferito dalla giunta comunale, presieduta dal sindaco Biagio Di Muro, al Centro interdipartimentale di ricerca Lupt (Laboratorio e pianificazione territoriale) dell’Università “Federico II” di Napoli.
All’istituzione accademica è affidato il compito del coordinamento tecnico-scientifico per la redazione del Puc (Piano urbanistico comunale) e per la formazione dell’ufficio di piano, nonché di tutte le attività pianificatorie connesse ai sensi della vigente normativa. Il Centro interdipartimentale di ricerca, tra l’altro, sarà responsabile: della definizione delle competenze professionali occorrenti e delle modalità per l’istituzione dell’ufficio di piano comunale; del coordinamento dello stesso ufficio per la formazione del Puc; della redazione del Ruec (regolamento urbanistico edilizio comunale); della localizzazione e perimetrazione degli abusi edilizi e delle nuove concessioni; della Web.Gis (geolocalizzazione degli interventi); dell’anagrafe edilizia. Il Puc dovrà possedere requisiti tali da consentire il più ampio ricorso all’intervento diretto, assumendo, per quanto possibile, i caratteri del piano esecutivo. Sono individuati, quali responsabili della convenzione, l’ingegnere Francesco Biondi per il Comune e il professore Luigi Piemontese per il Lupt. “La redazione del Puc – afferma il sindaco Di Muro – è un atto fondamentale per lo sviluppo della città. La giunta ha finalmente sbloccato un iter che si era arenato da anni e che rischiava di paralizzare la crescita urbanistica, economica e sociale di Santa Maria Capua Vetere. Lo strumento di pianificazione e il regolamento edilizio rappresentano momenti strategici per cambiare il volto della città, partendo dalla valorizzazione delle tante risorse del nostro territorio, dall’archeologia e dal turismo fino ad arrivare al riconoscimento dell’importanza del centro storico e al rilancio delle aree periferiche”.