NAPOLI – Duro colpo delle forze dell’ordine ai clan protagonisti della faida di Scampia. I carabinieri hanno catturato Mariano Abete, 21enne, residente in via Ghisleri, a Napoli, reggente dell’omonimo gruppo camorristico. Il latitante è stato catturato dal nucleo operativo Stella e dalla stazione quartiere 167.
Il giovane boss è stato scovato in un nascondiglio – ricavato tra due pareti alle quali si accedeva tramite una parete mobile con apertura azionata a telecomando – nella casa della madre. Era ricercato per una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Napoli per associazione mafiosa e associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.
“Con l’arresto di questa mattina del latitante Mariano Abete, dell’omonimo clan, i carabinieri di Napoli hanno inferto un altro duro colpo alla criminalità organizzata in Campania”. Lo sottolinea il generale di divisione Carmine Adinolfi, comandante della Legione, che ha espresso il suo grato compiacimento al comandante provinciale, colonnello Marco Minicucci e al comandante delle compagnia Napoli Stella, capitano Orlando Narducci, “che ha condotto nelle prime ore del mattino l’importante operazione”. “La cattura – evidenzia il generale – segue a un’attività di osservazione e controllo condotta da lungo tempo dai Carabinieri di Napoli puntando sul riferimento degli affetti familiari. I militari sono stati particolarmente bravi nel localizzare il nascondiglio, evitando che il latitante potesse tentare la fuga. Quello di oggi rappresenta un altro passo avanti nel forte contrasto che l’Arma sta concretizzando in Campania per neutralizzare l’operato della criminalità, soprattutto nelle aree più sensibili della provincia di Napoli, e cioé Scampia e Secondigliano”. “A conferma, nelle ultime ore i carabinieri – coordinati dalle Procure Distrettuali di Napoli e Salerno – hanno effettuato, in Campania, in distinte operazioni, cinquanta arresti, in prevalenza proprio nell’area napoletana, di cui molti per reati gravi, a seguito di rapine (nel territorio di Caivano, Casoria), estorsioni e spaccio di droga, con immediato intervento delle pattuglie delle Stazioni e dei Radiomobili la cui azione è stata particolarmente incisiva. Nel contesto delle diverse operazioni, i carabinieri di Salerno – si evidenzia – hanno fermato, in mattinata, nell’Agro Nocerino, due appartenenti al ‘clan Tempesta’, responsabili di gravissime estorsioni. L’intensa attività dell’Arma – conclude Adinolfi – sta rafforzando ulteriormente la fiducia dei cittadini che, sempre più, si rivolgono al 112 ed alle Stazioni per segnalare situazioni di interesse investigative, a conferma della svolta in positivo che si sta registrando nella lotta contro il crimine in Campania”.