NAPOLI – Gli studenti del “liceo classico Cneo Nevio” hanno deciso di occupare l’istituto. Stamane tutti gli studenti si sono riuniti in p.zza Bovio chiedendo di convocare un’assemblea, straordinaria nell’atrio della scuola. L’assemblea si è svolta nelle prime ore della mattinata nel pieno interesse degli studenti. Numerosi sono stati gli interventi di coloro che provano sulla propria pelle un enorme disagio sociale causato dai tagli e dalle politiche di austerity attuate dal governo Monti. Gli studenti hanno stilato un programma di autogestione. A partire da stamattina si avviano cineforum, dibattiti e corsi di chitarra e danza, tenuti dagli studenti stessi.
Ecco il volantino diffuso dagli studenti:
Non è difficile guardare a questa fase di storia, pensando ad un periodo di grave crisi. Crisi che non viene pagata da coloro che ne sono i reali fautori (speculatori, great holding finanziarie, banche), bensì dalle classi sociali meno abbienti, quali quelle dei lavoratori, disoccupati, precari, immigrati, studenti. I continui tagli, le massicce tassazioni e le politiche di austerity messe in atto da governi, come quello Monti, espressione dei poteri forti della finanza mondiale, ci hanno reso una generazione senza alcuna prospettiva di futuro! L’autunno caldo del 2012 ci sta dimostrando come l’opposizione a queste misure possa concretizzarsi solo in uno sciopero generale a tempo indeterminato. Per quello che riguarda noi studenti, questo non può che avvenire attraverso l’occupazione fisica dei nostri istituti e l’autogestione della didattica delle nostre scuole, in continuità con quello che succede in tutta Italia, da Taranto ad Aosta.
Quella dell’occupazione, dunque, risulta essere per noi un mezzo fattivo di lotta, attraverso il quale mostrare il nostro dissenso nei confronti di riforme e di una classe dirigente nella quale non ci siamo mai rivisti, consapevoli ce i cortei-passeggiata sono necessari, ma non più sufficienti a garantire una prestante opposizione sociale. È la via per ribadire i nostri fermi “NO” alle riforme Gelmini e Aprea che, dal 2008, hanno attivato un processo di privatizzazione , aziendalizzazione e classificazione della scuola pubblica, mediante l’ingresso dei privati nei consigli d’istituto. La rappresentanza e il protagonismo studentesco verranno a scomparire e il personale ATA sarà interdetto dai consigli d’istituto muovendo, quindi, un’ inaccettabile attacco alla democrazia nelle nostre scuole. Da non sottovalutare, inoltre, è la collaborazione con l’invalsi, che avrà pieno potere decisionale in merito alla didattica, organizzando programmi per i professori irraggiungibili dal punto di vista temporale e, per noi studenti, che non sempre vengono pienamente acquisiti nel bagaglio culturale di un individuo. Per non considerare le condizioni strutturali e igienico-sanitarie in cui vertono le scuole campane e, più in generale, quelle del meridione.
Lanciamo, quindi un appello a studenti, lavoratori, disoccupati, precari, immigrati ad unirsi a questa lotta perché ormai l’unica possibilità di riuscita è quella di rendere ingovernabile questo paese, occupare le scuole e le università, bloccare la città!