NAPOLI. “Il presidente del Consiglio Mario Monti trova il coraggio e la determinazione per mettere a nudo lo stato fallimentare in cui versa il sistema sanitario nazionale”. Così l’on. Vincenzo D’Anna, membro della commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, iscritto al gruppo di Popolo e Territorio (ma eletto parlamentare nelle liste del Pdl).

“Un sistema nel quale – spiega il deputato di origini casertane – non si è mai voluto introdurre l’obbligo, per le aziende sanitarie ed ospedaliere, di adottare sistemi di contabilità analitica al fine di poter determinare il costo reale delle singole prestazioni sanitarie erogate agli utenti”. L’adozione di questa tipologia contabile, sottolinea D’Anna: “metterebbe a nudo sprechi e sperperi che sono alla base della gestione statale della sanità italiana”. Parimenti, prosegue l’esponente di PT: “occorre creare ed inserire nel sistema elementi di misurazione della produttività e dell’efficienza facendo assumere alle Regioni un ruolo di terzietà così come avviene in Lombardia ove il sistema di gestione statale e quello privato accreditato concorrono con i medesimi diritti e gli stessi obblighi a produrre prestazioni di qualità per i cittadini”. “Continuare a mentire al popolo italiano contrabbandando la pubblicità del servizio sanitario con il monopolio statale della gestione del servizio stesso, non è più possibile. La greppia alla quale il sistema statale si è alimentato, con il suo carico di clientelismo politico e di sindacalismo ad oltranza, è ormai vuota” conclude D’Anna.

 

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