AVERSA – Il Comitato don Peppe Diana, il Centro di Servizi al Volontariato della provincia di Caserta Asso.Vo.Ce. ed il Coordinamento della Provincia di Caserta dell’associazione Libera, rappresentati da Valerio Taglione ( per Comitato e Libera) e da Gennaro Castaldi ( per Asso.Vo. Ce) nell’ambito del Meeting della Solidarietà organizzato da ASSO.VO.Ce., in via S.Lucia ad Aversa, hanno siglato il ‘Protocollo d’Intesa per la Promozione dell’Uso sociale dei beni confiscati alla camorra’.

L’obiettivo è mettere in atto azioni e progetti concreti per favorire un reale utilizzo dei beni confiscati alla camorra da parte dei soggetti del Terzo settore ed in particolare da parte degli organismi di volontariato, convinti che l’utilizzo sociale dei beni confiscati sia un indicatore della crescita di comunità alternative alla camorra e, la prova reale del processo di cambiamento in atto nelle terre di camorra,. Il Comitato don Diana e Libera coordinamento provinciale di Caserta, metteranno a disposizione, tra l’altro, tutte le attività e le iniziative già esperite nell’ Osservatorio provinciale sull’uso sociale dei beni confiscati alla camorra”. Un’iniziativa che il Comitato e Libera hanno realizzato in collaborazione con la Provincia di Caserta fino al 2010 sensibilizzando l’opinione pubblica sulle opportunità offerte dalla legge n.109/96, colmando il deficit informativo sul patrimonio recuperato alla camorra, anche attraverso un video documentario e promuovendo percorsi di riutilizzo sociale. Una buona pratica che vedeva la sinergia del Terzo settore e dell’Ente pubblico che però, la Provincia di Caserta da due anni non ha più perseguito. Un patrimonio di impegno e di competenze che il Comitato don Diana, Libera ed Asso.Vo.Ce, non hanno voluto assolutamente disperdere. “Asso.Vo.Ce – afferma il presidente Castaldi- promuoverà iniziative e progetti per favorire l’uso sociale dei beni confiscati alla camorra. Forniremo alle associazioni di volontariato ed ai volontari tutte quelle informazioni, orientamento, consulenza e formazione, per poter conoscere dove sono i beni confiscati e come possono essere utilizzati”. “Dobbiamo fare in modo – continua Castaldi- che tutti sappiano che il Comune, cui è stato trasferito il bene confiscato può assegnarlo, in concessione a titolo gratuito, anche a comunità, ad enti, ad organizzazioni di volontariato. A tal proposito sarà attivato un percorso formativo itinerante su tutto territorio della provincia di Caserta”. “Ai fini del recupero e della valorizzazione dei beni sottratti alla camorra – afferma Valerio Taglione, coordinatore del Comitato e referente provinciale di Libera Caserta- vogliamo capitalizzare le esperienze maturate negli scorsi anni evitando che si facciano passi indietro rispetto a quanto è stato conquistato. Entro un anno sarà infatti, aggiornato il censimento dei beni confiscati attraverso il sito www.cosenostre.org, del cui dominio è proprietario proprio il Comitato don Peppe Diana”. “Sul sito che si presenta come una piattaforma informativa ed interattiva, con un sistema di geoblog, una sorta di mappatura satellitare del patrimonio recuperato alle mafie, le informazioni – conclude Taglione- vengono razionalizzate ed organizzate regione per regione, comune per comune”

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