CASERTA – Con una cerimonia alla cappella Palatina della Reggia di Caserta è stato inaugurato l’anno accademico 2012-2013 della Seconda Università degli Studi di Napoli, che quest’anno ha coinciso con il ventennale della sua fondazione (l’attività dell’Ateneo iniziò il primo novembre del 1992, ndr). Una doppia ricorrenza festeggiata in tono minore visto l’improvviso forfait del ministro Francesco Profumo impegnato a Lione.

L’ex rettore del Politecnico di Torino ha però inviato una missiva, letta dal docente di Economia Mario Mustilli, scusandosi con il collega Francesco Rossi (rettore della Sun, ndr), con i professori e gli studenti “per non esser tra voi a causa di impegni istituzionali e per l’intensa attività di governo”. Profumo si è poi rivolto in particolare ai ragazzi.

“Il futuro è nelle vostre mani, dipende dalla vostra tenacia e dal vostro entusiasmo cogliere le opportunità che la vostra terra vi offre”. Nella sua relazione, il rettore Rossi ha fornito i dati dell’attività dell’Ateneo, che si compone oggi di 19 Dipartimenti – sparsi sul territorio in particolare tra la città di Caserta, i maggiori centri della provincia e Napoli – con 31 corsi di laurea, 26 di laurea magistrale e 6 corsi a ciclo unico; dai 7504 iscritti del primo anno di vita, la Sun è passata “a circa 30mila studenti di oggi, di cui il 58% proviene dal territorio casertano, il 35% dalle province campane e la restante parte da altre regioni”. In questo ventennio, si sono laureati alla Sun oltre 44mila studenti.

“La nostra Università, catalizzatore di legalità, rappresenta anche un forte ascensore sociale – ha affermato Rossi – come dimostrano i dati Alma Laurea degli ultimi anni: nel 2008 il 42,6% dei nostri studenti proveniva da famiglie i cui genitori posseggono un titolo di studio di scuola media superiore, il 32,9% da famiglie con titoli inferiori o con nessun titolo per un totale pari al 75,5%; nel 2011 il dato aumenta, attestandosi al 79%”. In calo, invece, rispetto al 2008, il numero di giovani che iniziano a lavorare solo dopo la laurea; allora era il 61,3% degli occupati, l’anno scorso erano poco meno del 50%, “una flessione dovuta alla forte crisi economica ed occupazionale del Paese”. “E’ necessario ristrutturare alcune sedi come Ingegneria e Lettere (ubicate ad Aversa e Santa Maria Capua Vetere, ndr) – ha proseguito Rossi – ma soprattutto bisogna accelerare sulla costruzione del nuovo Policlinico, un’opera di straordinaria importanza per l’intero Mezzogiorno che dopo un lungo periodo di difficoltà possiamo augurarci di vedere compiuta nei prossimi anni”.

 

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