NAPOLI – “Non è possibile che una questione così rilevante per la città, come quella relativa alla gestione delle piscine di proprietà comunale, realizzate con i fondi ex legge 219/81, nonostante i continui solleciti all’Assessore allo Sport nel fare chiarezza, sia trattata con profonda superficialità”.
Ad affermarlo è il Capogruppo dell’UDC al Consiglio comunale di Napoli, David Lebro. “In vista della scadenza del prossimo 15 dicembre della convenzione con il CONI e dopo aver appurato, anche a seguito di un sopralluogo effettuato in loco su mia sollecitazione e il cui esito è stato tempestivamente trasmesso all’Assessore allo Sport e al Sindaco lo scorso 2 Novembre, che non solo sono stati commessi gravi errori nelle schede tecniche allegate alla Delibera di Giunta Comunale n°501 del 20 Giugno 2012, ma anche nell’impianto complessivo della delibera stessa-puntualizza Lebro-, abbiamo chiesto con forza, all’Assessore al ramo, di trovare una soluzione tempestiva al problema, ma ad oggi, non si può far altro che riscontrare una scarsa volontà di agire in tal senso. Dalla lettura della delibera inoltre, -continua Lebro- emerge una peculiarità da non sottovalutare, ossia la volontà di privilegiare, nella gestione futura degli impianti, l’individuazione di contraenti economici, a discapito del mondo associativo, i quali, mossi da pure logiche di mercato, potrebbero portare ad un forte rischio per la comunità partenopea. Prediligendo tale logica, infatti, si correrebbe il rischio che le piscine comunali perdano quella importante prerogativa sportiva e sociale che ha permesso, negli anni, anche alle fasce meno abbienti di poter usufruire del servizio e di individuare, al loro interno, dei veri e propri potenziali atleti. E’ importate ricordare difatti, l’alto valore delle suddette piscine, in quanto nelle stesse strutture si sono allenati importanti squadre e grandi atleti, parte dei quali si sono poi affermati nelle discipline olimpiche”. “A seguito di tutte questi osservazioni, -conclude Lebro- chiedo al sindaco de Magistris di intervenire direttamente nella vicenda, al fine di scongiurare la chiusura degli impianti stessi, arrecando così un grave danno a tutti i cittadini partenopei”.