AVELLINO – Un detenuto per reati comuni è stato trovato senza vita all’interno della sua cella nel carcere di Ariano Irpino (Avellino). Secondo quanto si apprende, Angelo Antonio R., 48 anni, napoletano, si sarebbe impiccato utilizzando un lenzuolo che aveva agganciato ad un finestrone. La scoperta è stata fatta dagli agenti penitenziari che hanno inutilmente tentato di rianimare il detenuto.

Secondo alcune fonti, il recluso da tempo era caduto in uno stato di depressione procuratogli dall’insofferenza al regime carcerario. La Procura di Ariano Irpino ha aperto un’inchiesta. Era arrivato da pochi giorni nel carcere di Ariano Irpino (Avelino) il 48enne detenuto napoletano che stamattina si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo agganciato alle sbarre della sua cella. Angelo Antonio R., doveva scontare una serie di condanne passate in giudicato per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti. Il direttore della casa circondariale, Gianfranco Marcello, nell’esprimere solidarietà alla moglie e alla famiglia del detenuto, che sono state avvertite, precisa che “tragedie come questa rappresentano sempre una sconfitta per gli operatori ma il detenuto, che al momento del suo arrivo ad Ariano Irpino era stato seguito da educatori e psicologi, non aveva dato segni premonitori del gesto che avrebbe poi messo in atto”. Il procuratore capo di Ariano Irpino, Luciano D’Emmanuele, ha aperto una inchiesta per ricostruire dinamica e motivazioni del suicidio. Il carcere di Ariano irpino ospita attualmente 215 detenuti a fronte di una capienza massima di 200, con un reparto di massima sicurezza ed un altro riservato ai collaboratori di giustizia.

 

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