E’ spavaldo il Napoli sbarcato in serata a Milano per affrontare domani sera l’Inter: sa di potersela giocare e lo farà, cercando la vittoria che dia un calcio indietro ai nerazzurri nella lotta scudetto e faccia paura alla Juventus. Non sarà una notte decisiva quella di domani, ma una notte di grande peso psicologico: lo sa bene Walter Mazzarri che ha blindato la vigilia dei suoi, che non ha parlato con la stampa per non dare la minima indicazione al giovane rivale Stramaccioni, per tenere tensione e idee tutte chiuse nello spogliatoio.

“Domenica prima di tutto ci sono in palio tre punti e noi dobbiamo sempre giocare per quelli”, aveva detto il tecnico toscano dopo l’inutile ko contro il Psv in Europa League. Già, perché il Napoli parte proprio da questo: vincere a Milano significherebbe allungare a tre la striscia di trasferte vincenti dopo Genoa e Cagliari e portare a tre anche la serie di vittorie di fila in campionato dopo Cagliari e Pescara. Vittorie che hanno riconsegnato a Mazzarri il Napoli di inizio stagione, quello bello e senza paura che non si fa rimontare, che non ha il ‘braccino’ mostrato contro Torino e Milan e che vuole confermare sul campo, al di là delle chiacchiere che si fanno dalla scorsa estate, di essere davvero l’anti-Juve. Personalità, quindi: ecco la parola d’ordine per affrontare l’Inter. Ce l’ha Hamsik, che ha smaltito i decimi di febbre e sarà a far paura tra le linee. Ce l’ha Cavani, che l’anno scorso rifilò due sberle ai nerazzurri in Coppa Italia ma non ha ancora segnato in azzurro a San Siro. E ce l’ha pure Lorenzo Insigne, lo scugnizzo che Mazzarri è pronto a lanciare sul proscenio della Scala del calcio: nelle ultime ore, infatti, il genietto di Frattamaggiore ha superato Goran Pandev nella griglia di partenza e dovrebbe essere al via di fianco a Cavani con l’attaccante macedone, pronto semmai a subentrare da ex a partita in corso. Ma, al di là degli uomini in campo, Mazzarri punta sulla duttilità tattica del suo Napoli, una novità di questa stagione che gli permette di cambiare repentinamente la difesa, da tre a quattro uomini per arginare squadre molto offensive come l’Inter. Una duttilità che non priva però il Napoli di spinta dagli esterni visti gli affidabili polmoni di Zuniga e Maggio. Davani a De Santis, comunque, il Napoli partirà con il tradizionale schieramento a tre, con Britos che ormai ha preso il posto a Campagnaro: con lui in campo dall’inizio al fianco di Gamberini e Cannavaro, il Napoli ha preso un solo gol negli ultimi 180′. Nella fredda Milano saranno oltre seimila i tifosi azzurri pronti a sostenere il Napoli: sperano, loro, di rivivere l’esultanza dello scorso campionato quando un’Inter da poco presa da Ranieri si arrese 3-0 ad Hamsik e compagni. Un’impresa che farebbe di nuovo pronunciare a qualcuno la parola scudetto. Un’impresa in cui il Napoli crede.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui