NAPOLI – Riceviamo e pubblichiamo il documento del Coordinamento regionale dei Piani Sociali di Zona in cui viene proclamato lo stato di agitazione del settore e indetta una manifestazione da tenere davanti la sede della giunta regionale della Campania il prossimo 13 dicembre.

Il Coordinamento regionale dei Piani Sociali di Zona intende portare all’attenzione di tutti gli attori istituzionali e sociali, impegnati nella costruzione del sistema di interventi e servizi sociali ex lege 328/00, le ENORMI DIFFICOLTA’ in cui versano gli Ambiti Territoriali Sociali della Regione Campania.

A tal proposito, in considerazione dei seguenti motivi principali:

·        TAGLI ALLE RISORSE E RITARDI NEI TRASFERIMENTI. A dicembre 2012, gli Ambiti Territoriali Sociali pur erogando, in continuità, i servizi programmati nella triennalità in corso, non hanno ricevuto dalla Regione Campania le risorse finanziarie FNPS 2011 e 2012 necessarie a coprirne i costi. Sono passati quattro mesi dalla presentazione del Piano di aggiornamento 2012 e non sono ancora pervenute notizie né in ordine all’esito dell’istruttoria da parte della Commissione all’uopo preposta né in ordine ai tempi di liquidazione delle quote assegnate;

·        ASSENZA DI INDICAZIONI OPERATIVE PER IL NUOVO TRIENNIO 2013/2015. Il primo Piano Sociale Regionale 2010-2012 è in scadenza il prossimo 31 dicembre 2012. Ad oggi, la Regione Campania non ha ancora reso noto agli Ambiti la programmazione per il prossimo triennio e il relativo riparto finanziario;

·        RIDUZIONE DEL FNA. La Regione Campania non ha ancora trasferito agli Ambiti il Fondo 2011 per le non autosufficienze (FNA);

·        QUOTE DI COMPARTECIPAZIONE EX DPCM 2011. La Regione Campania, a seguito degli ultimi provvedimenti normativi, ha trasferito ai Piani Sociali di Zona nuove competenze in materia socio-sanitaria relativamente, in particolare, al pagamento della componente sociale delle rette in strutture residenziali e semiresidenziali. Ciò, in virtù della mancanza dei trasferimenti annunciati, da parte dei Comuni e da parte della Regione Campania, ha ingessato i Piani Sociali di Zona che sono impossibilitati a liquidare le fatture emesse dalle strutture socio-sanitarie a partire da gennaio 2012;

·        DECISIONI CALATE DALL’ALTO. Le scelte programmatiche e normative regionali non essendo condivise con gli attori territoriali, non rispondono alle esigenze delle comunità locali;

·        MANCANZA DI SUPPORTO. Gli Ambiti non ricevono dagli Uffici regionali, una adeguata assistenza nella realizzazione dei servizi programmati nei Piani Sociali di Zona.

Atteso che :

ü     è imminente il collasso del welfare locale e l’impossibilità di offrire risposte certe ed adeguate ai bisogni sempre più complessi dei cittadini (minori, anziani, diversamente abili, immigrati ecc.).

ü     i Piani Sociali di Zona, già gravati da una forte situazione debitoria (verso gli operatori, il terzo settore, le strutture residenziali e semi-residenziali, ecc…)  saranno costretti a :

·        SOSPENDERE i servizi sociali e socio-sanitari a partire dal  01 gennaio 2013 penalizzando ancora una volta le fasce più deboli della popolazione;

·        INTERROMPERE i rapporti istituzionali tra tutti gli attori della rete territoriale (Tribunali Ordinari, Procura, Tribunali per Minorenni, UEPE, ASL, Terzo Settore, Istituti Scolastici, Forze dell’Ordine, ecc.);

·        ESCLUDERE dal mercato del lavoro gli oltre 7.000 operatori impegnati nell’ambito dei Piani Sociali di Zona e del Terzo Settore che da tantissimi mesi non percepiscono le retribuzioni;

·        DANNEGGIARE ulteriormente i soggetti del terzo settore che da troppo tempo, senza alcun corrispettivo, garantiscono i servizi sociali utilizzando risorse proprie;

 

PROCLAMA

lo stato di crisi del sistema dei Piani Sociali di Zona regionali;

 

ORGANIZZA

una manifestazione di protesta che si terrà in data 13 dicembre 2012, alle ore 10.30, presso la sede della Giunta regionale, sita a Napoli  in  via S. Lucia;

 

CHIEDE

un incontro urgente con il Presidente della Giunta della Regione Campania, On. Stefano Caldoro, per la risoluzione delle problematiche esposte.

 

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