L’ex terzo portiere del Napoli, Matteo Gianello, ha chiesto alla Commissione Disciplinare di patteggiare a un anno e 4 mesi per la tentata combine del match Sampdoria-Napoli del 16 maggio 2010. Il giocatore aveva già ammesso agli inquirenti della procura campana e poi a quelli della Procura Figc di aver provato a combinare la partita, cercando di coinvolgere i compagni Paolo Cannavaro e Gianluca Grava, deferiti per omessa denuncia.
“Gianello ha tenuto un atteggiamento collaborativo – ha riconosciuto il Procuratore, Stefano Palazzi, intervenendo nell’aula allestita presso il Parco dei Principi di Roma – e ha reso possibile il consolidamento di elementi che altrimenti avrebbero avuto un peso opinabile nei diversi gradi di giudizio. La Procura ritiene pertanto che il tesserato possa essere ammesso al beneficio e ritiene congrua la sanzione di un anno e 4 mesi, partendo dalla pena di 3 anni e 3 mesi, ridotta ai sensi sia dell’articolo 23 che 24”. “L’atteggiamento di Gianello è stato più che mai collaborativo – ha sottolineato il suo legale, Eduardo Chiacchio -, vi chiedo di tenere in considerazione che il calciatore per il clamore della vicenda non ha più giocato a calcio”. Nell’ambito del dibattimento in cui si discute anche il caso di Portogruaro-Crotone del del 29 maggio 2011 hanno chiesto di patteggiare anche Dario Passoni (4 mesi di squalifica), Federico Cossato (9 mesi di stop), Gianfranco Parlato (2 mesi), AlbinoLeffe (5mila euro di ammenda), Avesa (100 euro di ammenda). La Disciplinare, presieduta da Sergio Artico, si è ora riunita per valutare tutte le richieste di patteggiamento.