NAPOLI – Giovedì 13 dicembre dalle ore 19, presso la sede dell’Ordine degli Psicologi della Campania in Piazzetta Matilde Serao 7, si terrà l’incontro “I Sud e la violenza contro le donne. Napoli e Afghanistan: esperienze a confronto”. Nella sede dell’Ordine sarà esposta la mostra fotografica di ActionAid Italia sul progetto “Stop alla violenza contro le donne” in Afghanistan. Durante l’incontro verrà proiettato il corto “OSA” di Stefania Rocca per ActionAid.
Nell’occasione l’Ordine degli Psicologi della Campania effettuerà una donazione a sostegno delle attività di supporto psicologico previste dal progetto di ActionAid in Afghanistan.
Interveranno:
Raffaele Felaco, Presidente Ordine degli Psicologi della Campania
Antonella Bozzaotra, Vice Presidente Ordine degli Psicologi della Campania
Lucia Sarno, Tesoriera Ordine degli Psicologi della Campania
Simona Molisso, Presidente Consulta delle elette del Comune di Napoli
Giuseppe Stanziano, Psicologo, Associazione Le Kassandre
Roberta Galeano, Dottore di ricerca in Storia delle donne e dell’identità di genere – Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Marco Ehlardo, Referente territoriale Napoli e Campania ActionAid Italia
“La maggioranza delle donne in Afghanistan – dichiara Marco Ehlardo – ha subito violenza nella sua vita: psicologica (umiliazioni, limitazioni della libertà, divieti, minacce); fisica (maltrattamenti, abusi di ogni tipo); economica (divieto di lavorare fuori casa, nessun accesso alle risorse economiche della famiglia). Sono inoltre diffuse pratiche tradizionali come matrimoni precoci e forzati, delitti d’onore, obbligo di sposare il proprio stupratore, uso delle donne come oggetto di scambio.
In Campania il tasso di inoccupazione femminile è 79,6%, uguale a quello del Pakistan; il 49,6% tra i 14 ed i 65 anni dichiara di aver subito molestie sessuali o ricatti sessuali sul lavoro nel corso della vita; nei quartieri popolari si incontrano ancora un numero impressionante di mamme-bambine; la violenza domestica è ancora una piaga lontana dall’essere debellata.
Rispetto dei diritti fondamentali sicuramente maggiormente garantito qui in Italia, ma drammi e cause di discriminazione simili”.