MELITO DI NAPOLI – Nell’ultimo giorno utile per il pagamento dell’Imu gli abitanti di Melito, popoloso centro alle porte di Napoli, hanno ricevuto una spiacevolissima notizia. I melitesi sono stati, infatti, costretti a pagare il 30% in più rispetto alla tassazione governativa a causa di una delibera di consiglio comunale fasulla. A renderlo noto è stato il Popolo della Libertà che ha così spiegato quanto accaduto in Assise con le relative ripercussioni per i cittadini.
“Quanto accaduto in consiglio comunale è singolare e le autorità giudiziarie ne sono già al corrente – fa sapere il gruppo consiliare Pdl – Lo scorso 28 settembre il consiglio comunale ha deliberato l’aumento dell’aliquota Imu, il riequilibrio di bilancio e il pagamento di debiti fuori bilancio senza numero legale. Alla seduta ha, infatti, partecipato soltanto la metà dei consiglieri in carica, ma nonostante non vi fosse numero legale (lo statuto comunale prevede per la validità della seduta la presenza della metà più uno dei consiglieri eletti) si è deliberato tranquillamente”. Un caso più unico che raro che getta nello sconforto più totale la popolazione di Melito costretta in un periodo di grande crisi economica a fare i salti mortali per il pagamento di un’imposta che è poi risultata essere ‘gonfiata’. La patata bollente è dallo scorso venerdì nelle mani del Prefetto di Napoli e con ogni probabilità finirà al vaglio del ministero degli Interni che dovrà decidere che misure prendere nei confronti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Venanzio Carpentieri. La non validità della delibera porterebbe infatti al mancato riequilibrio del bilancio che aprirebbe di fatto le porte al commissariamento fino alla nuova tornata elettorale. La questione non è soltanto politica ma anche di natura economica e giuridica. Il centrodestra ha informato della questione anche la Corte dei Conti che accerterà gli eventuali responsabili di quello che sembra essere un vero e proprio caso. Non è esclusa l’apertura di un’indagine, la Procura della Repubblica dovrà accertare se le deliberazioni senza quorum siano dovute soltanto alla negligenza del segretario generale e del presidente del consiglio comunale, che non hanno effettuato la conta per controllare il numero di consiglieri presenti, o se siano dovuti ad altri fattori ancora da accertare. “Quanto accaduto è semplicemente vergognoso – ha dichiarato il capogruppo del Popolo della Libertà Antonio Amente – Deliberare senza numero legale è un atto gravissimo e lo diventa, se possibile ancor di più quando si aumenta un’ aliquota, come quella dell’Imu, che ha provocato disagi e preoccupazioni tra i cittadini. Sull’accaduto non transigeremo e non faremo sconti a nessuno. Andremo avanti in tutte le sedi competenti per far sì che venga fatta chiarezza su questi atti approvati da una maggioranza che ancora una volta ha manifestato la palese incapacità a governare. Le delibere saranno certamente annullate e ciò porterà al mancato riequilibrio di bilancio che aprirà le porte allo scioglimento del Comune. Non abbiamo alcuna intenzione di fermarci però. Dopo aver accertato eventuali responsabilità economiche, amministrative e penali, sarà nostra cura, tramite il comitato che si insedierà all’interno della sezione cittadina del Pdl, chiederà il rimborso economico per l’aggravio dell’aliquota avvenuto dell’ aliquota Imu avvenuto in modo illegale. Sarà questo il nostro regalo di Natale ai melitesi”.