Dimenticatevi lo spettacolo. Dimenticatevi il bel gioco e i fraseggi in velocità. Dimenticatevi il nome dell’avversario. Il Napoli riparte da zero nella ricostruzione delle proprie certezze, riparte dalla solidità difensiva perduta e dalla concretezza in un attacco che sarà senza virtuosismi.
Sono questi i diktat di Walter Mazzarri nell’avvicinamento alla partita di domani pomeriggio a Siena, che chiude un 2012 per certi versi esaltante ma con un finale sofferto viste le quattro sconfitte consecutive tra Europa League, campionato e Coppa Italia. “Io conto solo le due del campionato – spiega Mazzarri – perché divido rigidamente le competizioni. E comunque il momento di difficoltà è innegabile. Per questo ho a lungo parlato alla squadra, anche perché con impegni così ravvicinati non si può allenare, bisogna solo parlare e sperare di vederne i frutti”. Frutti da cogliere a Siena, in una trasferta resa ancor più difficile dalla piena emergenza: Inler è squalificato, Dzemaili é infortunato, Gamberini ha un risentimento muscolare e Fernandez ha la febbre. Una formazione, quindi tutta da inventare per il tecnico livornese a partire dalla difesa dove Fernandez sarebbe stato bocciato comunque dopo l’impresentabile prova contro il Bologna. A centrocampo al fianco di Behrami, scosso per la rapina subita, dovrebbe esserci Donadel. “Parlerò con i ragazzi a uno a uno – spiega Mazzarri – per verificare le loro condizioni. Donadel l’ho visto meglio nella ripresa con il Bologna, vedremo se ha altri 90′ nelle gambe”. Gambe che dovranno correre e sudare: “Ormai le squadre ci affrontano come una top squadra – spiega Mazzarri – mentre tre anni fa ci consideravano una squadra di centroclassifica. L’ho ricordato ai ragazzi. Ma ora dobbiamo ricostruire le nostre sicurezze: ci siamo autoconvinti che con certe squadre dal nome non altisonante si poteva fare il bel gioco ed esaltare il pubblico. In questo abbiamo peccato, ora dobbiamo essere concreti e correre tanto, perché nel calcio italiano le differenze si annullano se atleticamente non corri”. Concretezza che passa anche per più soluzioni offensive in un Napoli in cui Cavani catalizza praticamente tutti i tiri in porta: “E’ vero – conferma il tecnico – i compagni si fidano talmente di lui che gliela danno sempre. Ma da domani chi è in posizione centrale tira, chi no cerca il compagno in posizione più favorevole a cui darla”. L’obiettivo è sprecare meno palle gol possibile e concretizzare al massimo il gioco prodotto, due caratteristiche che hanno pesantemente influenzato la prima parte di stagione dle Napoli. A Siena non sono ammessi cali di concentrazione anche perché “loro sono una squadra tosta, ben messa in campo da Iachini, che è un allenatore che conosco bene”, spiega Mazzarri. “Fanno bene la fase difensiva – prosegue il tecnico – ma questo mi gasa, perché mi darà la possibilità di vedere se i ragazzi hanno capito bene cosa dobbiamo fare”. d