SANTA MARIA CAPUA VETERE – Camilla Sgambato è in corsa per un posto da parlamentare del Pd nel collegio Campania 2. La sua candidatura in questi giorni ha suscitato un po’ di polemiche a cui la Sgambato non ci sta e rilancia in una nota le ragioni del suo impegno nel Pd e per Terra di Lavoro: “Ho deciso di candidarmi alle primarie del partito democratico, poiché sono convinta che il nostro territorio ha bisogno di risposte concrete che solo coloro i quali vivono quotidianamente le sue difficoltà possono interpretare.
Da troppo tempo le scelte di politica nazionale hanno mortificato le istanze territoriali perchè le rappresentanze istituzionali nascono da scelte verticistiche, talvolta frutto di logiche che sfuggono alla comprensione dei cittadini. Ecco dunque che le primarie rappresentano un’ occasione irripetibile per riconsegnare alla gente la scelta del proprio futuro, a cominciare da coloro che dovranno rappresentarla. Per me questa è la prima esperienza in una competizione elettorale e proprio per questo sono convinta di poter interpretare le esigenze di rinnovamento politico e culturale di una classe dirigente ormai incapace di comprendere le trasformazioni della società. Questo non è il tempo delle facili promesse, ma della ricerca di un impegno concreto nell’affrontare le problematiche che attanagliano la nostra provincia. Un filo comune lega le criticità di questo territorio: Emergenza criminalità, emergenza ambientale, disoccupazione, corruzione dilagante, tutte il risultato della assenza o meglio del disinteresse di un ceto politico che ha solo chiesto alla nostra terra, senza nulla restituire.
Il contributo che potrò dare nasce dalla mia esperienza quotidiana di madre e donna lavoratrice, impegnata nella scuola, e dalla mia formazione giuridica, dalla quale ho tratto il profondo convincimento che sia giunto il momento di incisive e radicali riforme: una nuova prospettiva, in grado di dare nuovo slancio ad un Paese, una regione ed una provincia, pieni di opportunità, talenti ed energie che aspettano solo di potersi esprimere”.