NAPOLI – “Sono certo che lo Stato non li abbandonerà. In queste ore la cosa più preziosa è il silenzio per consentire l’attivazione di canali di contatto con i rapitori. L’angoscia di familiari ed amici è quella di tutti noi, ma l’esperienza mi insegna che i nostri ‘servizi’ sono tra i migliori al mondo per questo genere di trattative ”.

Così il presidente f.f. della Provincia di Napoli, Antonio Pentangelo, ha commentato stamane il rapimento dei marinai del rimorchiatore Asso 21 avvenuto al largo delle acque della Nigeria, rispondendo ai timori espressi dai loro familiari ed amici.

“Non abbiamo fatto in tempo a gioire – ha detto ancora il presidente Pentangelo – per la licenza natalizia dei marò in attesa del processo in India, che altri uomini di mare della penisola sorrentina sono stati rapiti al largo delle coste africane. Il tema della sicurezza degli equipaggi vittime dei pirati torna prepotentemente alla ribalta: è un’emergenza particolarmente sentita in provincia di Napoli, dove la marina militare e mercantile arruola la maggior parte delle proprie professionalità. La vicenda dei marò e quella dei marinai rapiti in Nigeria rappresentano due facce della stessa medaglia. E’ indispensabile studiare ed attuare dei protocolli internazionali condivisi, per migliorare la sicurezza a bordo dei nostri marinai”.

“Per quanto riguarda ancora i tre marinai dell’Asso 21, la mia speranza è che si possa avere una soluzione immediata e che possano essere riabbracciati dai propri cari al più presto, magari anche per l’inizio del nuovo anno. Se malauguratamente così non fosse – ha concluso il presidente della Provincia di Napoli – la nostra istituzione sarà sempre attenta affinché questa vicenda rimanga con continuità alla ribalta ed all’attenzione dell’opinione pubblica”.

 

 

 

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