TRENTOLA DUCENTA – Il presidente del Consiglio Comunale di Trentola Ducenta, Alfonso Eramo, ha convocato l’assise cittadina per il giorno 9 gennaio alle ore 19.00 per trattare di importanti argomentazioni all’ordine del giorno tra cui spiccano la previsione di riservare alcuni stalli di sosta alle donne in gravidanza, soprattutto in prossimità di uffici pubblici, e l’approvazione di un regolamento per l’adozione di cani randagi ospitati presso il canile.
“Si tratta di due argomenti – sottolinea il Sindaco Michele Griffo – verso i quali abbiamo molta attenzione e che misurano il grado di civiltà di un paese e dei suoi abitanti. Per quanto riguarda, infatti, la possibilità di riservare stalli di sosta a donne in stato interessante, pur non essendo espressamente prevista dal codice della strada, riteniamo sia doveroso assicurare possibilità di parcheggio, soprattutto in prossimità di scuole, farmacie, uffici pubblici ed altro, a donne che, per evidenti motivi, non possono percorrere lunghi tragitti a piedi per raggiungere la propria meta. Ci affidiamo, dunque, alla sensibilità dei cittadini nel rispetto di questa regola e siamo sicuri che troverà pieno accoglimento e la più totale adesione. Relativamente all’adozione di cani ricoverati presso il canile, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno facilitare l’adozione degli stessi stilando un apposito regolamento. Il fine è quello di trovare una sistemazione “familiare” per i cani randagi, in modo che essi possano ricevere oltre alle dovute cure anche l’affetto di una famiglia, ed al contempo, tale provvedimento potrà servire ad alleggerire il carico delle strutture di accoglienza dei cani randagi, che risultano quasi sempre al limite della capienza”.
Il regolamento, infatti, prevede un’incentivazione all’adozione dei cani randagi catturati sul territorio comunale al fine sia di garantire il loro benessere che di prevenire il sovraffollamento della struttura di ricovero temporaneo o permanente. Tutti i cani randagi di proprietà del comune ed ospitati presso il canile potranno essere adottati da privati cittadini, ovviamente maggiorenni, che ne facciano richiesta, anche non residenti sul territorio comunale. Gli interessati dovranno presentare la richiesta su appositi moduli predisposti dal Comune che, dopo un’attenta valutazione, rilascerà l’autorizzazione all’adozione. Il cane così adottato passa nella proprietà dell’adottante con relativa iscrizione all’anagrafe canina dopo un periodo di prova di due mesi. Al fine di incentivare l’adozione, a favore dell’adottante è previsto che il Comune si faccia carico di tutte le spese mediche veterinarie per i primi quattro anni di adozione, oppure, in alternativa, la corresponsione di un contributo annuale, sempre per quattro anni, da destinarsi alle cure mediche ed al mantenimento del cane.