Un Quentin Tarantino emozionato e raggiante è quello che ha ricevuto stasera al cinema Adriano da Ennio Morricone il premio alla carriera della settima edizione del Festival di Roma in occasione dell’anteprima europea del suo western Django Unchained, in uscita il 17 gennaio in oltre 500 copie distribuite dalla Warner.
“Per me che sono un fan da così tanto tempo del cinema italiano e del vostro cinema di genere, essere qui con i miei idoli come Franco Nero, Django, e Gianni Garko, Sartana, è fantastico. E’ un grande onore mostrare il mio western davanti ai più grandi cowboy italiani”, ha detto tra gli applausi. Morricone, che per la prima volta ha scritto per un film di Tarantino, suo grande fan, una canzone originale, ‘Ancora qui’, cantata da Elisa (presente in sala) consegnando il premio alla carriera ha detto al regista: “E’ un piacere per me darle questo premio, per i suoi grandi meriti, lei è un grande regista capace di valorizzare tutti i temi che tratta, con il suo grande talento e la sua fantasia. Grazie per quello che fa per il cinema”.
Al che Tarantino ha risposto: “Per me ricevere questo premio da lei maestro gli dà il significato maggiore che potesse avere”, e ha descritto Morricone come “uno degli uomini che ha contribuito di più al cinema da quando Edison ha inventato la cinepresa, grazie per quello che ha detto di me ma credo che tutti quelli che amano il cinema ringrazierebbero lei. Ho usato la musica del maestro presa da altri film per lungo tempo e succede sempre che le scene in cui le utilizzo siano le preferite di tutti”. Tarantino ha infine presentato e fatto salire sul palco i protagonisti del film, annunciandoli con un tono stentoreo e giocoso che ha scatenato gli applausi del pubblico: Jamie Foxx, Kerry Washington, Christoph Waltz, Samuel L.Jackson e infine quello che Tarantino ha definito “il vostro Django”, Franco Nero che nel western del regista americano fa un cameo. Il presidente del Festival di Roma, Paolo Ferrari e il direttore Marco Muller, introducendo il regista hanno spiegato che “quando c’era da decidere a chi assegnare il premio alla carriera abbiamo subito pensato a Quentin che ci ha messo appena tre lungometraggi per entrare nel pantheon della storia del cinema”.
Ad aspettare stasera il regista all’Adriano, fuori dal cinema c’era una bella folla di fans con cui lui si è fermato prima di entrare. Per la serata in platea c’erano tra gli altri Ursula Andress, Fausto Brizzi, Isabella Ferrari, Giuliano Gemma, Francesco Rutelli, Alessandro Haber. “Per me è molto importante che il film piaccia in Italia, tengo le dite incrociate – ha spiegato il cineasta ai cronisti – il mio amore per gli Spaghetti Western a cui il mio film è ispirato viene anche dal fatto che sono i primi film che ho visto da bambino al cinema. Da allora mi hanno sempre accompagnato”.