CASERTA – La direzione regionale del Pd campano ha assegnato i numeri sulle maglie dei candidati al Parlamento. Ma la partita per garantirsi un’elezione sicura è ben lontana dal triplice fischio finale. A Caserta, per esempio, si corre il serio rischio di perdere per strada un calciatore titolare (un parlamentare sicuro).
Prima di entrare in campo per giocare la gara delle parlamentarie Pd era stata fatta una previsione in base alla quale a Terra di Lavoro sarebbero spettati 4 posti “sicuri” (6 a Salerno, 2 a Benevento e 2 ad Avellino). Numeri alla mano invece i conti non tornano. Caserta potrebbe perdere una posizione “utile” per colpa dei cosiddetti “resti” calcolati in base al metodo D’Hondt.
In termini pratici cosa potrebbe accadere, vi starete chiedendo. Presto detto. Nella classifica delle parlamentarie casertane al primo posto si è collocato Nicola Caputo, seguito da Lucia Esposito, Pina Picierno e Camilla Sgambato. Dopo aver “incrociato” questi risultati con quelli dei candidati delle altre 3 province di Campania 2 (Salerno, Avellino e Benevento) la direzione regionale ha attribuito ai candidati casertani tre posti “sicuri”: il secondo, il sesto e il decimo alla Camera, senza tener conto dei quattro nomi “nazionali” indicati da Bersani che occuperanno le prime posizioni, determinando un effetto a cascata. Il secondo posto diventerebbe il sesto, mentre il sesto diventerebbe il decimo, e il decimo sarebbe in realtà il 14esimo.
Ma anche con questi spostamenti Caserta porterebbe a casa 3 deputati sicuri, ovviamente in caso di vittoria del Pd alle Politiche. Infatti scatterebbe il premio di maggioranza del 55%, con il risultato che su 28 candidati almeno 14 sarebbero al sicuro, anche perché è probabile che il primo posto della lista sarà occupato da un big del Pd (si parla di Letta) che potrebbe optare per un’altra circoscrizione, essendo candidato in più Regioni.
Al Senato la musica cambia. Innanzitutto perché si vota su scala regionale. E’ in secondo luogo perché la vittoria del Pd non è scontata come appare invece alla Camera. Ai candidati casertani alle parlamentarie tocca il quarto posto, al netto però dei quattro nomi nazionali di Bersani. Il quarto potrebbe diventare di fatto l’ottavo. Ma l’orientamento sarebbe quello di assegnare a Caserta il sesto posto, posizione che anche in caso di sconfitta dovrebbe essere sicura, seppure non certa al 100%.
Un’altra incognita riguarda l’opzione tra Camera e Senato. I candidati casertani in quale delle due liste andranno? Sulla scelta incide molto il rischio di mancata elezione al Senato. Caputo, primo eletto alle parlamentarie, sarebbe disposto a candidarsi al Senato ma pretende giustamente una posizione blindantissima. In questo senso il quinto posto potrebbe accontentarlo e soprattutto rassicurarlo. Di conseguenza alla Camera la Esposito sarebbe almeno la sesta della lista, la Picierno si accaparrerebbe la decima posizione e la Sgambato salirebbe al 14esimo posto e verrebbe eletta come meriterebbe alla luce dell’ottimo e sorprendente risultato alle primarie.
Con questa graduatoria il Pd casertano incasserebbe 4 parlamentari, di cui 3 donne. Entro domani mattina i candidanti alle parlamentarie dovranno esprimere le loro preferenze al segretario provinciale pro tempore Feole, che le girerà al leader regionale Amendola. Poi le liste partiranno alla volta di Roma. E martedì 8 gennaio saranno ufficializzate. Fino ad allora la partita per un posto al sole è aperta.
Mario De Michele