NAPOLI – Al Senato in Campania il Popolo della libertà punta su un altro “cavallo di razza”. È Luigi Cesaro, detto “Giggino ‘a purpetta”, affettuoso nomignolo affibbiatogli dagli amici forse per la sua insaziabile fame (ha sempre mangiato e mangia ancora tanto, troppo), oppure per quelle sue belle ”guanciottine” simili a due polpette.
L’ex presidente della Provincia di Napoli, fine dicitore, si dovrà accontentare (si fa per dire) del quinto posto al Senato. Una posizione blindatissima visto che i primi tre della lista sono nell’ordine Silvio Berlusconi, Nitto Palma e Nicola Cosentino. In caso di una Caporetto campana (con un tracollo del Pdl), il Cavaliere correrebbe subito in suo soccorso.
Zio Silvio, che è candidato in tutt’Italia (tra i suoi si dice in tutto il mondo, esclusi Corea del Nord e Cuba, dove avevano già le liste pronte) opterebbe volentieri per un altro seggio per fare spazio a Cesaro. Berlusconi, si sa, è molto generoso (soprattutto con le donne) e sempre riconoscente verso gli amici fidati. Ha sempre mostrato grande apprezzamento per le mozzarelle che “Giggin ‘a purpetta” (che va avanti a carne e latticini) gli portava personalmente a Roma o a Milano.
Mozzarelle di bufala doc. Talmente buone che il Cavaliere se le scioglieva in bocca, che godimento. E un buongustaio come Berlusconi come potrebbe rinunciare a tali delizie.
Mario De Michele