CASAGIOVE – L’Udc attacca il sindaco Russo:  “Il sipario sul consiglio comunale di Casagiove svoltosi il 16 gennaio 2013 si apre con una dichiarazione sconcertante ed inquietante del primo cittadino, che esordisce affermando di voler formulare il suo intervento in piedi come espressione di rispetto nei confronti della persona dell’avv. Girolamo Casella.

Se il gesto, inopportuno e irrispettoso nei riguardi dell’intera comunità casagiovese, si commenta da solo; il contenuto del suo intervento testimonia in maniera chiara e tangibile la sordità e la cecità di un sindaco e di un’Amministrazione che ad oggi non hanno probabilmente ancora compreso quale sia realmente l’oggetto del dibattito politico conseguente all’arresto dell’assessore Casella. Una carrellata di sterili richiami normativi sulla presunzione d’innocenza, un superfluo richiamo al valore della solidarietà, un giudizio – pregiudizio visionario sull’operato della minoranza nella gestione della vicenda. Neppure una parola spesa per motivare la mancanza assoluta di assunzione di responsabilità politica che avrebbe dovuto, indurre il primo cittadino e l’intera amministrazione ad una profonda riflessione politica che una situazione simile richiede. Ancora una volta il sindaco ha perso un’occasione importante per fornire la propria chiave di lettura politica dell’attuale amministrazione degli eventi che hanno visto coinvolto l’ass. Casella. E se l’amministrazione invoca il silenzio quale migliore atteggiamento x gestire in maniera responsabile e matura questa sconcertante vicenda, noi rispondiamo con forza che il silenzio non si addice a chi ricopre un ruolo pubblico di responsabilità che, in ogni stagione, deve dare risposte serie e chiare alla comunità tutta. Diversamente quel silenzio diventa un silenzio di comodo e al contempo assordante e soprattutto disorientante per la comunità stessa. Pertanto, con l’atteggiamento assunto nell’ultimo consiglio comunale dal primo cittadino, come già dichiarato, l’amministrazione continua a non dare risposta alcuna alle istanze collettive, consegnando alla storia del nostro Comune una delle pagine più tristi mai scritte”.

 

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