“La differenza tra me e lui è proprio questa: io sto in Parlamento da 17 anni e non sono mai stato sfiorato da inchieste sulla camorra. E sono anche orgoglioso di rappresentare quei territori e la gente perbene che ci vive e sopporta la presenza della camorra. A Cosentino va chiesto semmai perché il Pdl non volle candidarlo lì e lo fece eleggere da un’altra parte”.

Lo afferma in un’intervista a Repubblica il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, commentando le parole pronunciate ieri da Nicola Cosentino. “E’ arrivato questo attacco scomposto che non so che cosa sia, se un messaggio di un’anima vendicativa o altro”, aggiunge. Bocchino sottolinea che la sua “battaglia” contro Cosentino è sempre stata “di opportunità politica”: “ho sempre pensato che non si potesse affidare la gestione della cassaforte della Campania a Cosentino. In una prima fase anche Mara Carfagna si è battuta per evitare questo esito ma poi si é acchetata. Posso dire che, se non fosse stato per Italo Bocchino, oggi Nicola Cosentino poteva essere presidente della Regione Campania. Ed è lui uno dei motivi per cui ci hanno cacciati dal Pdl”. Berlusconi influenzato dalla fidanzata Francesca Pascale? “Francesca è sempre stata osteggiata da Cosentino perché era della mia corrente – dice Bocchino. – E’ una molto rigorosa, contraria a certe infiltrazioni, ma penso che adesso di tutto si preoccupi fuorché delle liste in Campania”.

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