NAPOLI – Il Capolista al Senato de La Destra nel Collegio Campania Mario Vattani è stato ospite della trasmissione Omnibus Notte andata in onda su La7. Nel corso del programma, condotto dalla giornalista Flavia Fratello, sono stati trattati vari temi sui quali Mario Vattani è intervenuto. Questi i passaggi salienti della partecipazione di Mario Vattani a Omnibus Notte.
In primis è stata fatta chiarezza sul richiamo a Roma da parte del ministro degli Esteri avvenuto nel maggio 2012, per un’esibizione musicale estemporanea in una festa di Casapound Italia che ebbe luogo quasi un anno prima della sua nomina a Osaka. Il richiamo fu giudicato illegittimo in una sentenza del TAR del Lazio emessa il 28 novembre 2012. Vattani, poi, ha rimarcato l’importanza della presenza de La Destra all’interno dello schieramento di centro-destra: “Incontrando gli elettori Campani ho notato che c’è molta confusione generata dal proliferare di partiti, ma, al tempo stesso, le persone con cui mi sono confrontato chiedono innanzitutto coerenza e linearità. La Destra di Storace incarna perfettamente questi valori, sia perché c’è continuità, rispetto al passato, con il Movimento Sociale Italiano, ma, soprattutto, perché oggi siamo visti come le vera forza sociale attraverso la quale l’elettorato può dire NO a Monti, Bersani e Vendola”. Inoltre, Vattani, ripercorrendo la sue esperienza diplomatica, ha ribaltato la vulgata comune di una Italia che ha ripreso quota all’estero grazie a Monti, dichiarando e argomentando che: “In materia di internazionalizzazione delle imprese italiane in Giappone, tutto quanto di buono e di utile è stato fatto con il governo Berlusconi, non è stato possibile farlo con Monti. Con Berlusconi a capo, Palazzo Chigi dava risposte certe e continue, con Monti abbiamo ottenuto solo silenzio e declino”. Di grande impatto il passaggio conclusivo di Vattani sull’emergenza occupazione: “Il tema del lavoro e della lotta al precariato sono al centro del programma de La Destra. Ma per creare lavoro bisogna aiutare e sostenere le imprese in un passaggio chiave, ovvero nel dialogo con le banche per facilitare l’accesso al credito. Oggi, purtroppo, le banche non assolvono più alla loro funzione sociale e, anziché concedere credito alle imprese, si divertono a giocare e a speculare, a dire il vero anche male, con i soldi dei risparmiatori, questo per noi è inaccettabile. Noi siamo per un maggiore controllo da parte dello Stato sull’operato delle banche, perché è intollerabile che le loro malefatte si ripercuotono poi sui contribuenti”.