CASERTA – Il sindaco Del Gaudio fa il furbetto. E trasforma una cena al ristorante “Leucio”, per arginare l’espansione dell’Udc in consiglio comunale, in un vertice nella sede del Pdl per serrare le fila in vista delle elezioni politiche. Ma nessuno è così ingenuo da credergli.

Lui stesso, in una nota, conferma le vere ragioni del “banchetto”, al quale non sono stati invitati i centristi, svelate ieri da Campania Notizie (clicca qui per leggere l’articolo). Il primo cittadino fa sapere di aver riunito “i consiglieri comunali di Pdl, Caserta Più, Mpa, Nuovo Psi e l’indipendente Saverio Russo, nonché gli assessori di riferimento nella coalizione di centrodestra per condividere con tutti i rappresentanti politici all’interno dell’Amministrazione che hanno il loro riferimento nel partito guidato da Silvio Berlusconi la necessità di una partecipazione impegnata nella campagna elettorale del Pdl”.

Insomma, si tratterebbe di un vertice-cena che nulla avrebbe a che vedere con l’offensiva dei centristi, divenuti dopo una forte campagna acquisti il primo gruppo consiliare. Pur volendo profondere il massimo sforzo per credere alle parole del sindaco, siamo costretti a far notare che è lui stesso a spiegare il motivo vero per cui è stato necessario radunare i “suoi”. In un altro passaggio della nota del sindaco, infatti, si legge che “i presenti hanno rinnovato stima e fiducia personale e politica al sindaco Pio Del Gaudio e ribadito ancora una volta l’impegno a continuare nella prosecuzione dell’attività amministrativa sulla base del mandato elettorale conferito dai cittadini casertani nel maggio 2011”.

E fin qui le solite chiacchiere al vento. Ma il bello viene dopo. “Consiglieri e assessori – recita la nota – hanno poi sottolineato come tale attività abbia come presupposto il rispetto del programma elettorale della coalizione e non debba in alcun modo essere influenzata o rallentata da eventuali mutamenti del quadro politico a livello nazionale e locale, fatto che non sarebbe assolutamente compreso da parte della cittadinanza”.

In altre parole, l’Udc si metta l’anima in pace e si rassegni a rinunciare a un altro assessorato o a ottenere deleghe più “pesanti”. Ecco, dopo tanto tergiversare, Del Gaudio va al dunque. Ha messo attorno al tavolo i suoi boys per “contarsi”. E per lanciare un messaggio inequivocabile ai seguaci di Casini: “Qui non c’è trippa per gatti”.

Altro che elezioni politiche. Durante la cena-vertice è stata affrontata la questione amministrativa. Ed è emersa la volontà di proseguire nel muro contro muro con l’Udc. Chi la spunterà? Lo sapremo dopo il voto, quando al tavolo sarà portato il conto. E volenti e nolenti qualcuno lo dovrà pagare.

Mario De Michele

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