Ha suscitato polemiche sia da destra che da sinistra la dichiarazione sul Veneto “terra di contadini” fatta dalla parlamentare Pdl Nunzia De Girolamo alla trasmissione Rai Agorà. Per il leghista Massimo Bitonci, “i contadini veneti hanno lavorato la terra mantenendo figli e nipoti del Nord e anche qualche amico del Sud, da dove viene la De Girolamo, ai tempi in cui in Campania l’attività preponderante era un’altra. Evidentemente la De Girolamo gradisce gli stereotipi veicolati dai media nazionali per distruggere le identità locali.

Le farà piacere sapere che in Veneto siamo tutti di origine contadina e, fortunatamente, non mafiosi – conclude – come sarebbero i campani secondo il noto cliché”. “De Girolamo ha affermato candidamente che il Veneto è solo terra dei contadini. Come dire che a Napoli tutti suonano il mandolino” sottolinea la segretaria del Pd Veneto, Rosanna Filippin, ricordando che i suoi “genitori erano contadini e io ne sono orgogliosa. Quella della De Girolamo – prosegue Filippin – è una rappresentazione da operetta degli anni 50, il Veneto é la prima regione italiana per presenze turistiche, è casa di imprenditori che investono in ricerca e innovazione, è la sede di una delle Università più antiche del mondo”. Non meno severo il giudizio di Laura Puppato. “Mi ha impressionato questa concezione sciagurata, antica e fuori dalla realtà della De Girolamo” rileva l’esponente Pd, che era tra gli ospiti della trasmissione. “L’Italia e il Veneto si sono evoluti, e l’agricoltura è uno dei settori fondanti per l’ export italiano, non è un settore minoritario e nemmeno relegato culturalmente. Ignorare che il Veneto è da 20 anni almeno locomotiva economica dell’Italia è incredibile oltre che segno di sufficienza e ignoranza di chi ha governato e si candida a farlo ancora. L’agricoltura – prosegue – è un settore che merita più rispetto e non va liquidato con disprezzo e arroganza”. “La De Girolamo – sottolinea Davide Zoggia (Pd) – ci ha aggrediti e voleva forse umiliarci, ma noi siamo fieri delle nostre origini agricole, e non ci prestiamo a caricature e macchiette”. Per Alberto Giorgetti, collega di partito della De Girolamo, “l’affermazione va evidentemente interpretata come una gaffe o semplicemente come poca conoscenza della storia del Veneto e della sua attività rurale e contadina che ha fatto la storia dell’intero Paese. Scivoloni di questo tipo – conclude – vanno accettati limitatamente ad un’ingenua inconsapevolezza di ciò che si afferma. In caso diverso credo che ogni veneto sia fiero di una tradizione secolare agricola conosciuta in tutto il mondo, seconda a nessuno per quanto riguarda la coltivazione dei campi ed il settore terziario. Con orgoglio dunque accettiamo l’ ignaro complimento dell’onorevole De Girolamo”. “E’ un discorso – osserva Antonio de Poli (Udc) – fuori dalla realtà. Personalmente non mi vergogno di vivere in una terra di contadini. E’ il Veneto dei contadini che produce e ha fatto crescere economicamente la nostra regione e il Nord Est. Quindi la De Girolamo resti pure a casa, in Parlamento non abbiamo bisogno di chi disprezza il lavoro. Mi sorprende che non ci sia stato nessun passo indietro. I contadini – spiega – veneti costituiscono una ricchezza da difendere per la nostra regione”. Per il coordinatore veronese di Veneto Stato, Giacomo Mirto, quelle della De Girolamo sono “parole vergognose dette da chi, dati economici alla mano, vive sulle nostre spalle e vede nell’assistenzialismo l’unico vero regime economico con cui campare. E’ una nefandezza senza fine”. “Ricordo all’amica De Girolamo – aggiunge Paola Frassinetti (Fratelli d’Italia) – che i veneti fanno da traino all’economia italiana sia con industrie e piccole e medie imprese sia con l’agricoltura e il lavoro della terra. Oltretutto se la De Girolamo pensava di insultarli, si è sbagliata di grosso: i veneti vanno fieri delle loro origini contadine, l’agricoltura del nord-est è un vanto per tutta l’ Italia”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui