“Ci sono quindici milioni di italiani che ancora non sanno per chi votare. Agli elettori bisogna dire la verità”. Per il leader dell’Api, Francesco Rutelli, occorre “un esplicito, trasparente accordo tra Pd e coalizione Monti.
Bisognava farlo all’inizio della campagna elettorale e si sarebbe così costruito un largo consenso, pescando tra i moltissimi cittadini che sono stufi di campagne elettorali in cui si fa a gara a promettere cose che non si faranno”, dice in un’intervista al Messaggero. “Ma non è troppo tardi”. “L’accordo tra Monti e Bersani è accennato, ma non esplicitato. Se continuiamo così, da un lato si favorisce il recupero di Berlusconi e dall’altro si amplia il consenso per Grillo”, avverte Rutelli, secondo cui “Vendola è un nodo che va risolto prima delle elezioni; dopo sarà peggio”. Per l’ex sindaco di Roma “il primo errore è stato il non aver voluto trasformare il Terzo polo in un reale soggetto politico; il secondo, politicamente più strutturale, è che il Pd non ha imparato né la lezione del 2006 né quella del 2008. O Bersani e Monti sottoscrivono un impegno pubblico e trasparente – ribadisce – oppure dopo il voto ci sarà un nuovo governo del Presidente con una maggioranza più larga di quei due schieramenti”.